‘C’è bisogno di tempi umani’
La violenza per Ledwina Costantini è quella che la società fa all’individuo. Non nega naturalmente le sue molteplici espressioni, ma a riprendere i suoi testi drammaturgici è subito evidente che questo è uno dei temi che torna, più o meno esplicitamente. È lei stessa a ricordarlo in occasione della performance che porterà stasera alla Domus Poetica di Bellinzona (informazioni in calce), nell’ambito della rassegna Dialoghi proposta dal Circolo di cultura locale. «Operando una selezione di miei testi da portare alla rassegna, mi sono resa conto che è molto presente la tematica della violenza della società sull’individuo con continue richieste di tempo, burocrazia, velocità della vita… Sono imposizioni esterne di cui siamo anche artefici nostro malgrado, ma che ci logorano», chiarisce Ledwina, attrice e regista teatrale, nonché cofondatrice di Opera retablO. Questa frenesia schizofrenica di cui è inzuppata la vita quotidiana di oggi ha generato nella regista un moto inverso di «volontà di rallentare, di ritrovare il ritmo pacato della vita, che ha tanto a che vedere con l’arte e con la creazione artistica. Abbiamo bisogno di tempi umani, non di tempi economici, burocratici», chiosa.
Alla Domus Poetica, l’attrice presenterà una performance in dialogo con la proiezione del video d’arte ‘Le loup et le loup’ di Françoise Pétrovich e Hervé Plumet: «Proporrò parti dello spettacolo ‘Requiem for my Dream’ – ultimo lavoro di Opera retablO con Daniele Bernardi e Raissa Aviles che, sebbene non partecipino fisicamente, saranno ugualmente presenti – adattate per l’occasione. Non si assisterà allo spettacolo originale – tiene a sottolineare –; la performance differisce sia dal punto di vista estetico, sia per l’esperienza che ne scaturisce», anticipa. La pièce di partenza, sviluppata durante il periodo pandemico, affronta il tema della perdita dell’importanza dell’arte e degli artisti nella società contemporanea.
In un secondo momento, Costantini dialogherà con i partecipanti abbordando i temi del rapporto fra performance e videoinstallazione e ancora racconterà la genesi di ‘Requiem for my Dream’, uno spettacolo molto astratto. Infine dedicherà del tempo alla lettura di suoi pezzi di repertorio (motivo del nostro attacco), il cui contenuto verrà messo in relazione con alcune opere esposte della mostra collettiva ‘Lupus et lupus’.
Contesto
«A gennaio abbiamo inaugurato questo nuovo ciclo. Come consueto abbiniamo una mostra d’arte, inaugurata a febbraio, realizzata in collaborazione con Galerie C contemporary art di Neuchâtel, diretta da Christian Egger cui è stato proposto il tema della rassegna. È nata la mostra d’arte collettiva ‘Lupus et lupus’ ispirata al video ‘Le loup et le loup’ di Françoise Pétrovich e Hervé Plumet», rammenta la presidente del Circolo di cultura di Bellinzona, Sara Pellegrini. Quattro minuti, tanto dura la sequenza animata composta da disegni realizzati a matita, acquarello e pastello. Il corto procede su una traccia sonora incalzante e racconta “i simboli legati alla violenza sessuale e all’essere vittime o cacciatori: figure metaforiche e simboliche che fanno riferimento all’esperienza traumatica di tante donne nel divenire adulte”, riporta la presentazione. «Partendo da qui abbiamo proposto una serie di incontri con personaggi differenti fra loro per tipologia e professioni che si sono rapportati all’opera video declinandolo secondo la propria esperienza e lavoro. Prima di Costantini, abbiamo ospitato il frate cappuccino e assistente sociale Michele Ravetta, l’ex sportiva d’élite Ursina Badilatti e il direttore del Carcere La Stampa di Lugano Stefano Laffranchini-Deltorchio», ricorda la presidente.
La mostra d’arte contemporanea è una collettiva curata da Egger e propone i lavori di un nutrito gruppo di artisti fra cui Matthieu Gafsou, Anne Golaz, Guy Oberson, Françoise Pétrovitch, Éric Poitevin, Augustin Rebetez, Lionel Sabatté, Emeli Theander. L’intento generale delle proposte, ricorda Pellegrini, è avvicinare coloro che non sono abituati a confrontarsi con l’arte contemporanea, spesso di non facile digestione, rendendola (grazie agli incontri e al confronto) più fruibile e leggibile. La performance di Ledwina Costantini alla Domus Poetica chiuderà la rassegna Dialoghi proposta dal Circolo di Cultura di Bellinzona stasera alle 18.30 (posti limitati, è gradita l’iscrizione scrivendo a info@culturabellinzona.ch. Info: www.domuspoetica.ch).