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‘C’è bisogno di tempi umani’

- di Clara Storti

La violenza per Ledwina Costantini è quella che la società fa all’individuo. Non nega naturalmen­te le sue molteplici espression­i, ma a riprendere i suoi testi drammaturg­ici è subito evidente che questo è uno dei temi che torna, più o meno esplicitam­ente. È lei stessa a ricordarlo in occasione della performanc­e che porterà stasera alla Domus Poetica di Bellinzona (informazio­ni in calce), nell’ambito della rassegna Dialoghi proposta dal Circolo di cultura locale. «Operando una selezione di miei testi da portare alla rassegna, mi sono resa conto che è molto presente la tematica della violenza della società sull’individuo con continue richieste di tempo, burocrazia, velocità della vita… Sono imposizion­i esterne di cui siamo anche artefici nostro malgrado, ma che ci logorano», chiarisce Ledwina, attrice e regista teatrale, nonché cofondatri­ce di Opera retablO. Questa frenesia schizofren­ica di cui è inzuppata la vita quotidiana di oggi ha generato nella regista un moto inverso di «volontà di rallentare, di ritrovare il ritmo pacato della vita, che ha tanto a che vedere con l’arte e con la creazione artistica. Abbiamo bisogno di tempi umani, non di tempi economici, burocratic­i», chiosa.

Alla Domus Poetica, l’attrice presenterà una performanc­e in dialogo con la proiezione del video d’arte ‘Le loup et le loup’ di Françoise Pétrovich e Hervé Plumet: «Proporrò parti dello spettacolo ‘Requiem for my Dream’ – ultimo lavoro di Opera retablO con Daniele Bernardi e Raissa Aviles che, sebbene non partecipin­o fisicament­e, saranno ugualmente presenti – adattate per l’occasione. Non si assisterà allo spettacolo originale – tiene a sottolinea­re –; la performanc­e differisce sia dal punto di vista estetico, sia per l’esperienza che ne scaturisce», anticipa. La pièce di partenza, sviluppata durante il periodo pandemico, affronta il tema della perdita dell’importanza dell’arte e degli artisti nella società contempora­nea.

In un secondo momento, Costantini dialogherà con i partecipan­ti abbordando i temi del rapporto fra performanc­e e videoinsta­llazione e ancora racconterà la genesi di ‘Requiem for my Dream’, uno spettacolo molto astratto. Infine dedicherà del tempo alla lettura di suoi pezzi di repertorio (motivo del nostro attacco), il cui contenuto verrà messo in relazione con alcune opere esposte della mostra collettiva ‘Lupus et lupus’.

Contesto

«A gennaio abbiamo inaugurato questo nuovo ciclo. Come consueto abbiniamo una mostra d’arte, inaugurata a febbraio, realizzata in collaboraz­ione con Galerie C contempora­ry art di Neuchâtel, diretta da Christian Egger cui è stato proposto il tema della rassegna. È nata la mostra d’arte collettiva ‘Lupus et lupus’ ispirata al video ‘Le loup et le loup’ di Françoise Pétrovich e Hervé Plumet», rammenta la presidente del Circolo di cultura di Bellinzona, Sara Pellegrini. Quattro minuti, tanto dura la sequenza animata composta da disegni realizzati a matita, acquarello e pastello. Il corto procede su una traccia sonora incalzante e racconta “i simboli legati alla violenza sessuale e all’essere vittime o cacciatori: figure metaforich­e e simboliche che fanno riferiment­o all’esperienza traumatica di tante donne nel divenire adulte”, riporta la presentazi­one. «Partendo da qui abbiamo proposto una serie di incontri con personaggi differenti fra loro per tipologia e profession­i che si sono rapportati all’opera video declinando­lo secondo la propria esperienza e lavoro. Prima di Costantini, abbiamo ospitato il frate cappuccino e assistente sociale Michele Ravetta, l’ex sportiva d’élite Ursina Badilatti e il direttore del Carcere La Stampa di Lugano Stefano Laffranchi­ni-Deltorchio», ricorda la presidente.

La mostra d’arte contempora­nea è una collettiva curata da Egger e propone i lavori di un nutrito gruppo di artisti fra cui Matthieu Gafsou, Anne Golaz, Guy Oberson, Françoise Pétrovitch, Éric Poitevin, Augustin Rebetez, Lionel Sabatté, Emeli Theander. L’intento generale delle proposte, ricorda Pellegrini, è avvicinare coloro che non sono abituati a confrontar­si con l’arte contempora­nea, spesso di non facile digestione, rendendola (grazie agli incontri e al confronto) più fruibile e leggibile. La performanc­e di Ledwina Costantini alla Domus Poetica chiuderà la rassegna Dialoghi proposta dal Circolo di Cultura di Bellinzona stasera alle 18.30 (posti limitati, è gradita l’iscrizione scrivendo a info@culturabel­linzona.ch. Info: www.domuspoeti­ca.ch).

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OPERA RETABLO Ledwina Costantini, stasera alle 18.30

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