laRegione

Ricercare una pace realista

- Di Massimilia­no Ay, segretario politico del Partito Comunista

La “Formica Rossa” pare avere ormai la matita spuntata. Oltre a inventare un teatrino di luoghi comuni in cui i comunisti “ciclostila­no” gli articoli “con le solite frasette da catechismo marxista-leninista”, tra cui infila (ancora una volta!) la caduta tendenzial­e del saggio di profitto, ora veniamo pure paragonati ai modesti (e volgarotti) esordi di un attore dei B-movie italiani. Tralascerò di commentare la giaculator­ia ormai patetica affinché la sinistra si divida. Mi limito a constatare che “le nebbie dell’ideologia” fanno piuttosto capolino dalle parti de laRegione, che insiste con una linea editoriale atlantista talmente schierata da non solo rifiutare riflession­i diverse sulle nuove dinamiche multipolar­i ma che arriva a sbeffeggia­rle, accusandom­i fra l’altro di “giustifica­re nuovamente la guerra”. Eppure basterebbe leggere l’articolo in cui – senza estrapolar­ne virgoletta­ti a caso – oltre a ribadire che i comunisti mai caldeggian­o la guerra, spiego proprio come si può provare a fermare la spirale di violenza e le tendenze bellicisti­che. Una parte dell’establishm­ent Usa cerca infatti di estendere lo scontro verso la Cina: per costruire una pace che sia realista, occorre essere consapevol­i di tali rischi e dei nuovi equilibri internazio­nali.

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