Ridistribuire le riserve in eccesso agli assicurati
Il Nazionale approva, tocca al Consiglio degli Stati
Berna – Se una cassa malati ha accumulato più del 150% delle riserve richieste, l’anno successivo deve ridistribuire ai suoi assicurati l’importo in eccesso sotto forma di acconto sui premi.
È quanto prevede un’iniziativa parlamentare di Philppe Nantermod (Plr/Vs) approvata dal Consiglio nazionale per 107 voti a 58. Il Consiglio degli Stati deve ancora esprimersi.
Sempre nella seduta di ieri, il plenum ha preferito respingere (91 voti a 73) diverse iniziative cantonali materialmente identiche depositate dai Cantoni Ticino, Ginevra, Giura, Friborgo e Neuchâtel, considerate superflue.
Stando a diversi oratori, le casse malati hanno accumulato ben 12 miliardi di riserve, ben oltre il limite legale, con percentuali che raggiungono il 200%, se non il 250% in alcuni casi, ben oltre il 150% previsto per legge.
Insomma, alla luce del forte aumento dei premi che attende gli assicurati l’anno prossimo, la casse malati hanno la possibilità di mitigare questo innalzamento. In fondo, si tratta di rifondere agli assicurati del denaro che appartiene loro e non alle casse, che per legge non possono arricchirsi. Una semplice diminuzione volontaria delle riserve, come preconizzato dal Consiglio federale, non è sufficiente, hanno sottolineato diversi consiglieri nazionali.
Analisi di laboratorio Tariffe ridotte del 10 per cento
Dal primo agosto, le tariffe relative alle analisi mediche di laboratorio saranno ridotte del 10%. Il provvedimento, che consentirà risparmi annui per gli assicurati di 140 milioni, resterà in vigore finché il Dipartimento federale dell’interno (Dfi) non avrà esaminato e adeguato il tariffario. Altri 30 milioni annui saranno risparmiati limitando l’accesso all’analisi della vitamina D.
Il Dfi sta esaminando singolarmente le tariffe di ogni analisi per verificare che sia “conforme alle regole dell’economia e che sia adeguatamente strutturata”. Poiché questa operazione richiede molto tempo – durerà probabilmente fino al 2025 – il Dipartimento, cui compete la sanità, ha deciso di intervenire, transitoriamente, con una riduzione lineare del 10% per tutte le analisi di laboratorio – quelle eseguite dai medici di famiglia sono escluse dalle riduzioni delle tariffe e dall’esame differenziato dei prezzi.
Il taglio lineare delle tariffe di laboratorio sarà abrogato non appena sarà conclusa la verifica delle tariffe di tutte le analisi. “La sicurezza dell’approvvigionamento nei laboratori continua a essere garantita”, sottolinea l’Ufsp.