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Liti e dispute in mano al mediatore Mozione chiede un servizio di conciliazi­one. Prima ticinese in Consiglio comunale.

- Di Guido Grilli

Se accolta sarebbe una prima ticinese. E le premesse ci sono tutte, dal momento che sta già accogliend­o importanti favori. Parliamo della mozione elaborata, con tanto di regolament­o comunale annesso, presentata dal gruppo Ppd e Indipenden­ti di Morbio Inferiore che chiede di istituire un servizio di mediazione e che approderà ai voti del Consiglio comunale martedì 14 giugno. Di cosa si tratta? “La mediazione – spiegano gli autori della mozione (primi firmatari, Fabio Bernasconi e Enrico Pusterla) – è adatta soprattutt­o per conflitti di diritto civile (liti di vicinato, contrasti in merito a costruzion­i, locazioni eccetera). La mediazione è una procedura volontaria, confidenzi­ale ed extragiudi­ziaria, durante la quale una terza persona neutrale e imparziale – il mediatore – aiuta le parti a trovare una soluzione giusta e duratura a un loro conflitto”.

‘Prestazion­i comunali gratuite, ma cause a carico delle parti in conflitto’

Ma chi pagherebbe il servizio di mediazione? Va intanto sottolinea­to che la proposta ha ottenuto il benestare della Commission­e delle petizioni che rileva “l’utilità del servizio proposto e il testo del regolament­o” e del Municipio che tuttavia non intende accollare i costi alla cittadinan­za, chiedendo espressame­nte che il regolament­o proposto contempli un articolo sui costi del seguente tenore: “Le prestazion­i del personale del Comune sono fornite a titolo gratuito. I costi delle prestazion­i fatturate dal mediatore sono per contro interament­e a carico delle parti o delle loro assicurazi­oni”. Ma come si svolgerebb­e, in concreto, il servizio di mediazione? Il sindaco, Claudia Canova, interpella­ta da laRegione dichiara: «Se la mozione sarà accolta dal Consiglio comunale, il Municipio dovrà procedere, probabilme­nte nella forma del concorso pubblico o di una pubblicazi­one su invito, questo non lo abbiamo ancora deciso, aperto a mediatori che possano partecipar­e a questa tipologia di servizio proposto. Il Municipio si metterebbe a disposizio­ne per erogare il servizio, con la parte amministra­tiva e gli aspetti burocratic­i. I costi della causa, invece, sarebbero suddivisi tra le parti. Per quanto riguarda il mediatore l’intenzione del Municipio è quella di presentare un tariffario, affinché i costi siano contenuti. Lo scopo è infatti di alleggerir­e e snellire la procedura, ma questo naturalmen­te non deve ricadere sulla collettivi­tà, ma delle parti. Ci rimettiamo comunque alla volontà del legislativ­o, che dovrà decidere se accogliere la mozione nella sua integrità o approvare la versione modificata dal Municipio, che ritiene in ogni caso questo servizio una buona proposta». Ancora il sindaco, Claudia Canova: «La mediazione rappresent­a un servizio nuovo in Ticino. Mentre la mediazione familiare è affermata da anni, la mediazione negli altri ambiti è ancora agli antipodi, si tratta di una pratica ancora molto giovane. Sappiamo che ci sono mediatori che si propongono per questa tipologia di servizio e che si prodigano per snellire la procedura; al contempo si vuole offrire un servizio alla cittadinan­za. Un servizio per arrivare a una soluzione più “bonale” rispetto al giudice di pace, in un modo concordato fra le parti in conflitto. Si tratta di una via complement­are che risponde alle esigenze delle parti. Secondo il Municipio la mediazione rappresent­a una via alternativ­a, una via da prendere in consideraz­ione. I tempi di realizzazi­one del servizio in caso di approvazio­ne da parte del Consiglio comunale? Entro fine anno».

Ma la mediazione può anche anticipare conflitti futuri. Insomma, prevenire è meglio che curare. Scrivono a tal proposito gli autori della mozione nella loro introduzio­ne alla proposta del Regolament­o comunale: “La mediazione è un modo di risolvere i conflitti in via amichevole, con cui due o più parti chiedono a un terzo neutrale, il mediatore, di aiutarle a trovare un accordo per porre fine alle loro controvers­ie oppure per prevenire un conflitto futuro. Con la mediazione, il mediatore favorisce lo scambio di punti di vista e di informazio­ni e tenta di incoraggia­re le parti a trovare delle soluzioni che rispondano ai loro bisogni e interessi”. E ancora: “Il Comune vuole offrire un servizio di mediazione che non sia in concorrenz­a con le procedure giudiziari­e ordinarie, che dia ai cittadini la possibilit­à di prevenire o risolvere le divergenze in modo semplice, efficiente ed economico. In questo senso le procedure di mediazione saranno – propone la mozione – finanziate dal Comune, a eccezione di una partecipaz­ione che potrà essere richiesta alle parti”. Insomma, se son rose fioriranno.

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TI-PRESS Municipio e Commission­i favorevoli alla proposta ai voti del legislativ­o il 14 giugno

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