Accelerare per correre ai ripari
Che l’attuale sistema di approvvigionamento sia stato destabilizzato, più facilmente del previsto, nessuno lo mette più in dubbio. Nemmeno i massimi Vertici-competenti e a Berna immaginavano che il tutto avvenisse in un così breve lasso di tempo. Vale la pena vagliare alcuni essenziali fatti concreti: – Va anzitutto considerato, che non solo Grigioni e Ticino, ma tutta la Confederazione, in passato, ha-abbiamo perso tempo, mandando alle calende greche impianti in buona parte progettati e ritenuti validi e sicuri. Citiamo l’allora prevista diga in val Curciusa, tra Mesocco-Nufenen/Rheinwald, prevista capace di circa 36 milioni di acqua se paragonata all’attuale diga-Isola-S.Bernardino (ca. 6 mio-l capacità), 6 volte più capiente!
Si trattava quindi di una concreta possibilità di equilibrare la fornitura di Energia invernale. Proprio quella che Berna mette oggi in priorità, qual problema da risolvere! Periti-CH affermano che ora diventa imperativo accelerare, per evitare prevedibili danni. Sorge la domanda: chi investe in progetti che restano sospesi per 20 anni? La cui rentabilità vien messa in forse, da affermazioni non sempre scientemente dimostrabili.
Non dimentichiamo, che statistiche-peritali per i prossimi 30anni prevedono che il fabbisogno di corrente-el sarà del 125% più dell’attuale. Ovviamente, stime dipendenti dai futuri sviluppi del mercato, composto da vari fattori. Non ultimo l’apparente mercato delle prossime autoelettriche.
Va sottolineato, che dagli accordi con l’EuropaUe… “non si scappa”. Chi sogna una più o meno totale autarchia del nostro mercato energeticoelettrico, lo chieda p.f. a Swissgrid.
Pure chi sta nell’alta stanza dei bottoni concludendo scrive: un approvvigionamento-el. stabile e sicuro, non può più esser preso in ostaggio dalle solite guerre politico-partitiche. Ne van di mezzo urgenti e troppo importanti interessi comunali, cantonali, federali. E i rispettivi Utenti. Ai nuovi eletti e/o ri-eletti in Gran Consiglio, con i complimenti e auguri di buon lavoro, ci permettiamo di ricordare: in-dubbiamente va affrontato il problema-lupo, ma in prospettiva e nell’interesse generale, subentrano altre priorità.
Clemens a Marca, Mesocco