Ultimo saluto (con souvenir) alla mitica Valascia
Si è chiusa un’era fra musica, cibo e sorrisi
Un addio, un commiato popolare a quella pista che ha fatto la storia dell’hockey su ghiaccio ticinese (ma non solo). Stiamo parlando della Valascia, che ieri, dopo ben 69 anni, si è congedata in maniera definitiva dai suoi spettatori. Una lunga storia che parte da lontano, nel 1953, sulla spinta dell’hockey praticato nel Campo Cava. Una storia partita dalle tribune in legno e una pista fatta con ghiaccio naturale. E poi le varie svolte quali, per esempio, l’installazione dell’impianto per la produzione del ghiaccio artificiale (nel 1959) e la tanto agognata copertura, vent’anni più tardi. Una strada costellata di vittorie, sconfitte, sogni, momenti bui e tanta, tanta passione.
Ora la – oramai vetusta, per gli standard odierni – pista è pronta per andare in pensione, lasciando completo “spazio” al nuovo impianto, la Gottardo Arena, in funzione da settembre 2021. Per l’occasione la società biancoblù ha deciso di renderle omaggio ieri con una festa. I tifosi dell’Ambrì Piotta hanno nuovamente riempito la loro “vecchia” casa, fra canti, balli, cibo, tanto divertimento e la possibilità di portarsi a casa un pezzo di quella storia: i seggiolini delle tribune.
Ricordiamo che l’imminente demolizione della pista rappresenta la condizione principale posta alla Valascia Immobiliare Sa da Confederazione e Cantone per poter ottenere i sussidi pari a 12 milioni di franchi necessari a delocalizzare la pista (operazione resa necessaria trovandosi il vecchio stadio in una zona soggetta a pericolo di valanghe). È prevista la demolizione completa dell’attuale struttura e il dezonamento del terreno che diventerà quindi agricolo.