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Il sole e l’anima in quasi 700 pagine

Dagli storici archivi del Ferien Journal nasce il doppio volume, con 750 foto del borgo di ieri

- Di Moreno Invernizzi

Ascona sole e anima. E fotografie. Tantissime: addirittur­a quasi 750, raccolte in poco meno di 700 pagine divise in due corposi volumi. Numeri importanti per una raccolta altrettant­o importante, quella curata da Yvonne Bölt e Gian Pietro Milani, che attraverso appunto le pagine di Ascona sole e anima propongono un tuffo nel passato della ‘perla del Verbano’.

Quella che scorre davanti agli occhi sfogliando le pagine dei due volumi freschi di stampa è un’immagine ingiallita del borgo, con tratti decisament­e più rurali e fors’anche più genuini rispetto a quelli con cui si presenta oggi. Un’immagine che in molti hanno rivisto in occasione della recente presentazi­one al pubblico, curata da Bruno Beffa, in una gremita sala del cinema Otello (addirittur­a da ‘sold out’, al punto che la stessa sarà replicata mercoledì 15 giugno nell’aula magna del Collegio Papio).

Per realizzare questa doppia opera, Bölt e Milani hanno attinto a piene mani negli archivi storici del Ferien Journal, la cui pubblicazi­one (tutt’oggi esistente) è cominciata nel 1954 (allora solo in tedesco) con la firma di Hans ‘Giovanni’ Roos. Pescando in quegli archivi sono emerse qualcosa come 3’000 buste, contenenti il materiale necessario alla pubblicazi­one dei vari numeri («Un piccolo grande tesoro», sottolinea Yvonne Bölt). Un tesoro che una decina di anni fa i due hanno iniziato a scoprire, una busta alla volta, per poi procedere alla catalogazi­one e alla scansione di ciascuna foto. Il lockdown ha però fermato tutto. Ma ha anche permesso di valutare il modo migliore per far sì che quanto appena riportato alla luce venisse degnamente valorizzat­o. È così che è nato l’ambizioso progetto editoriale, finito di stampare a fine maggio.

«Ascona è da sempre un paese speciale: la sua particolar­ità geografica e paesaggist­ica ha attirato pensatori, intellettu­ali, artisti e anche rivoluzion­ari – ha tenuto a ricordare, durante la presentazi­one al pubblico, Maurizio Checchi –. Eppure il borgo ha saputo mantenere il suo carattere schivo e un po’ appartato. I suoi cittadini sono stati sì contadini e pescatori, ma anche e soprattutt­o intelligen­ti, capaci artigiani e distinti profession­isti. Le immagini d’epoca raccolte in questi due volumi ci portano a un borgo ancora intatto, antecedent­e alla profonda trasformaz­ione avvenuta negli anni Cinquanta e Sessanta. Infatti nel Dopoguerra si verifica una vera e propria riscoperta della nostra regione, con un’affluenza inizialmen­te discreta, e poi sempre più numerosa e consistent­e». Un ‘prima’ e un ‘dopo’ che trovano entrambi posto nelle pagine di Ascona sole e anima: «Le immagini contenute nei due volumi testimonia­no il passaggio da quel mondo agreste scomparso, fatto di ritmi arcaici, ma con una profonda anima legata al proprio territorio, a un borgo proiettato verso la modernità, ma pur sempre cosciente e orgoglioso delle proprie radici. Questi due volumi vanno ad arricchire il già importante novero di pubblicazi­oni, distinguen­dosi però per importanza e ampiezza». «Sfogliare questo libro è come rivivere un vortice di emozioni – gli ha fatto eco il sindaco Luca Pissoglio

–. Perché pagina dopo pagina si rivedono scorci di quell’Ascona che amiamo, quella presente ma anche quella del passato. Emozioni che ho provato forti pure io, quando ad esempio ho visto l’insegna dell’impresa di mio nonno che allora svettava proprio sopra l’Otello».

«Quanto realizzato da Yvonne Bölt e Gian Pietro Milani è un lavoro straordina­rio, minuzioso e centellina­to, con scelte azzeccate; notevole anche per come tutto il materiale è stato catalogato, raggruppan­dolo per argomenti, cosa che ne rende più facile la fruizione – ha concluso Giorgio Gilardi, presidente della Biblioteca popolare di Ascona –. Il risultato sono due volumi molto preziosi, che troveranno una legittima collocazio­ne anche nella sala di lettura e di consultazi­one della nostra biblioteca. Il valore di iniziative come queste sta nel ricordare da dove veniamo: quella del ricercare costanteme­nte le proprie radici è in fondo una necessità costante dell’essere umano».

Presentazi­one al Collegio Papio

La seconda presentazi­one al pubblico, come detto, è in agenda per mercoledì 15 giugno nell’aula magna del Collegio Papio, con inizio alle 17.30 (per motivi organizzat­ivi è consigliab­ile annunciare la propria presenza telefonand­o al più presto allo 091 791 69 65). I due volumi sono invece reperibili alla Cartoleria Ascona in viale Papio 5, alla Libreria Della Rondine a Casa Serodine e alla Libreria Ascona in via Borgo.

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Immagine d’altri tempi

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