laRegione

A proposito dell’ultima strage…

- Laura Caravati, Cademario

Sembra un bollettino di guerra, ormai ogni giorno sui quotidiani o alla Rsi vi è la notizia di quante pecore il famelico lupo assassino ha trucidato! Certo, le pecore sono morte per davvero e il lupo, quando è davanti a un gregge indifeso, cerca di “fermare” quello che ha intorno e che sembra sfuggirgli da tutte le parti. Però il gregge era, come nella maggior parte delle volte, indifeso: non cani da guardia, non recinti elettrific­ati, non pastori, nulla; gli è stato offerto, come si suole dire, su un piatto d’argento. Sembra quasi fatto apposta, per infiammare ulteriorme­nte gli animi, di chi vuole un territorio privo di qualsiasi grande predatore. Per fortuna non sono in molti a pensarla così, ed è stato dimostrato da un voto popolare in un paese democratic­o. È positivo che vi siano contadini al passo coi tempi, che hanno adottato misure di protezione efficaci per i loro animali e che hanno riconosciu­to l’importanza della biodiversi­tà, la ricchezza di ogni singola forma di vita, anche quella dei temuti predatori, perché anche questi hanno un ruolo ecologico di fondamenta­le importanza ambientale. Ma pensateci un attimo e analizzate queste parole: “Territorio libero dai grandi predatori”, poi il termine “libero” è stato modificato in “protezione”, ma l’obiettivo è comunque l’eliminazio­ne dei predatori. Il maggior predatore che conosciamo e a volte è anche grande e grosso e può raggiunger­e i 2 metri di altezza: è l’uomo! Stiamo correndo ai ripari per tutte le predazioni che abbiamo fatto: sopra e sottoterra, negli oceani, in cielo e nello spazio, lasciando spazzatura ovunque. Non è ora di fare un passo indietro? Ho visto una pubblicità turistica della Slovenia, dove tra le varie fotografie di bellezze paesaggist­iche e naturali vi era anche l’orso come attrattiva turistica e come ricchezza per quel paese, hanno allestito dei punti di osservazio­ne nella foresta. Chissà se anche la Svizzera riuscirà a uscire da questo momento di stallo e a mettere tra le attrattive turistiche l’immagine dei prodotti dei contadini di montagna e quella del lupo!

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