Italia, sdraio più care della casa al mare
Roma – Spiagge roventi. E non solo per le temperature, destinate a salire con l’approssimarsi dell’estate. A surriscaldare l’ambiente in riva al mare ci pensano (anche) i rincari, e segnatamente quelli per un posto fisso sulle spiagge a pagamento. Al punto che, come evidenzia l’agenzia Adncronos, rapportando i dati di Altroconsumo (associazione di consumatori nata nel 1973 sotto il nome di Comitato difesa consumatori) e Immobiliare.it (il portale immobiliare leader in Italia), in certi stabilimenti della Penisola il posto fisso sdraio-ombrellone per l’intera stagione balneare (o mensile) può arrivare a costare anche più di una casa al mare.
A Gallipoli non c’è storia: è molto più conveniente affittare un bilocale (363 euro al mese il canone medio) rispetto ad accomodarsi sul lettino in spiaggia con una differenza di prezzo su base mensile di oltre 700 euro. Lo stesso discorso vale anche per Alassio, pittoresca cittadina della Riviera ligure di Ponente: se il prezzo per un ombrellone si aggira sui 1’300 euro al mese, per affittare un piccolo appartamento sono sufficienti in media 740 euro. Al contrario, ad Anzio servono circa 600 euro al mese per lettino e ombrellone; il budget da prevedere per un bilocale nella località balneare laziale si aggira di media sui 1’000 euro. Ad Alghero, un mese di affitto (623 euro di media) costa circa 150 euro in meno rispetto all’ombrellone mentre a Lignano Sabbiadoro, nota meta turistica dell’Adriatico, per un bilocale (845 euro di canone medio mensile) bisogna allocare quasi 300 euro in più rispetto al posto in spiaggia per un mese. A Rimini e a Viareggio lo scarto è meno marcato: il lettino in riva al mare costa circa 130 euro in meno rispetto ai bilocali in città (649 euro di media al mese la prima e 871 la seconda). Mentre a Taormina e a Senigallia i prezzi praticamente si equivalgono (oltre 700 euro per la prima e circa 500 per la seconda).