I ‘senatori’ vogliono punire la ‘pornovendetta’
Berna – Il diritto penale in materia sessuale va adeguato all’evoluzione della società, sempre meno tollerante nei confronti di reati contro l’integrità sessuale, specie su donne e bambini, e allo sviluppo tecnologico. Con questo spirito, il Consiglio degli Stati ha approvato lunedì all’unanimità la revisione in materia, il cui esame è cominciato la settimana scorsa, punendo anche il ‘revenge porn’. Secondo il nuovo articolo 197a (approvato per 37 voti a 6), chiunque trasmetta a terzi contenuti sessuali non pubblici sotto forma di scritti, registrazioni sonore o visive, immagini, oggetti o rappresentazioni senza il consenso della persona che vi è riconoscibile, è punito, su querela di parte, con una pena detentiva sino a un anno o una pena pecuniaria. Se l’autore ha reso pubblici i contenuti, la sanzione è una pena detentiva sino a tre anni o una pena pecuniaria.