laRegione

Per via Locarno un progetto ridotto

Previsti lavori per oltre tre milioni di franchi. L’opera è stata messa in pubblicazi­one ma il cantiere dovrebbe iniziare nel 2024 (o nel 2025).

- Di Serse Forni

L’esproprio di un terreno di 240 metri quadrati (per una spesa totale di 150mila franchi a carico del Comune) all’incrocio della Patriziett­a. Il tema sarà discusso dal Consiglio comunale convocato lunedì 20 giugno. Il Municipio (presenti il sindaco Ivan Catarin e Daniele Pinoja) ha incontrato ieri mattina i giornalist­i per spiegare i temi all’ordine del giorno nella seduta di legislativ­o.

Per quanto riguarda l’esproprio – ha affermato Pinoja –, si tratta di un sedime già utilizzato da decenni come marciapied­e e strada. Ora i proprietar­i (si tratta di una proprietà per piani) hanno chiesto al Comune di passare all’acquisto. «Un caso classico – ha affermato il municipale –. Ci sono tanti altri piccoli appezzamen­ti di privati che negli anni sono stati usati per le strade e altri progetti legati alla viabilità. Se i proprietar­i chiedono di regolare la questione, di solito proponiamo o una cessione gratuita all’ente pubblico, mantenendo intatti gli indici di sfruttamen­to, o una vendita a un prezzo di mercato. Negli anni Ottanta molte situazioni erano state sistemate, altre sono però tuttora in sospeso».

I futuri lavori di via Locarno (previsti da anni e condotti dal Cantone) comportera­nno diverse espropriaz­ioni. A che punto stanno le cose? «Il progetto è in pubblicazi­one – ha risposto Pinoja –. Il progetto però è stato ridimensio­nato, proprio per le difficoltà legate ad alcune espropriaz­ioni, in particolar­e di aree adibite a posteggi per alcuni caseggiati». In sostanza, scendendo dalla rotonda di via Mezzana verso Ponte Maggia, saranno realizzati sui lati marciapied­i alberati (quello sulla sinistra anche a uso pista ciclabile); al centro il sedime stradale a due corsie di marcia, affiancato sulla destra da un corsia riservata ai bus, che fungerà pure da ciclopista. L’investimen­to ammonta a oltre tre milioni di franchi, che saranno coperti anche con sussidi federali e crediti PaLoc. L’inizio dei lavori è previsto nel 2024 o nel 2025. È invece dietro l’angolo il cantiere per sistemare le fermate bus, con nicchia riservata, ai due lati di via Locarno, all’altezza di Ponte Maggia. Il primo colpo di pala è fissato al termine delle prossime vacanze dell’edilizia, in agosto.

«Nello stesso periodo – ha preannunci­ato il sindaco – partiranno anche gli scavi per la nuova casa comunale, con centro civico. Attualment­e gli operai stanno smantellan­do i prefabbric­ati. Poi arriverann­o gli escavatori. I costi per queste prime opere, già deliberate, sono addirittur­a più bassi del preventivo. Anche le opere di capomastro, per le quali già sono rientrate le offerte, sono in linea con il credito che ci ha concesso il Consiglio comunale».

Conti 2021, un leggero utile

Catarin ha pure presentato ai rappresent­anti dei media i conti consuntivi 2021, che chiudono con un leggero utile (227mila franchi): 25,9 milioni alle uscite e 26,1 milioni alle entrate. Un risultato giudicato positivo dalle autorità, anche perché l’anno passato è stato contrasseg­nato dalla pandemia di Covid-19: «Le maggiori spese sostenute dal Comune ammontano a 250mila franchi – ha ricordato il sindaco –. I buoni che gli abitanti potevano acquistare, come incentivo all’economia locale, ci sono costati circa 240mila franchi. Hanno generato un movimento di 800mila franchi».

Il paventato aumento dei tassi d’interesse sui prestiti bancari vi preoccupa? «Recentemen­te siamo riusciti a bloccare alcuni prestiti (per un totale di otto milioni di franchi) a tassi ancora sotto l’uno per cento. Per i rinnovi futuri dovremo valutare attentamen­te le offerte, con diverse scadenze. Va detto, comunque, che il debito pubblico di Losone è nella media cantonale, attestando­si sui 2’940 franchi pro capite. Per il periodo 20222026 abbiamo previsto circa 34 milioni di franchi di investimen­ti, ma non so se la cifra sarà poi confermata nei fatti. La priorità, ovviamente, va alla futura casa comunale, con autosilo, piazza e sistemazio­ne dell’intera superficie, che acquisirà la funzione di zona d’incontro e di aggregazio­ne». Per il moltiplica­tore d’imposta, il Municipio propone di mantenerlo al 90 per cento, stabile anche per i prossimi anni.

 ?? TI-PRESS ?? La porta d’entrata del comune
TI-PRESS La porta d’entrata del comune

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland