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‘Senza aggregazio­ne sarà solo gestione’

Il Consiglio comunale vota il consuntivo in rosso all’unanimità e invita il Municipio a prendere posizione e rivendicar­e la fermata degli Intercity

- di Prisca Colombini

Conti consuntivi approvati e prese di posizione sui temi di stretta attualità hanno caratteriz­zato la seduta di Consiglio comunale di Chiasso. Seduta che, dopo due anni di trasloco forzato al Palapenz, si è svolta nella sala a palazzo comunale. Chiusi con un disavanzo di gestione di 278’970 franchi (a fronte di un disavanzo preventiva­to di 188’700 franchi), i conti sono stati accolti all’unanimità. «L’anno economico è stato caratteriz­zato dai costi per la pandemia, stimati in 800mila franchi – è stato il commento del sindaco Bruno Arrigoni –. Il Municipio ha fatto una scelta politica (come il credito di 2,1 milioni, in fase di utilizzo, a favore delle imprese dei nostri artigiani o il buono di 20 franchi per i cittadini adulti)». Oggi, ha aggiunto Arrigoni, «siamo a un bivio». Un bivio chiamato aggregazio­ne del Basso Mendrisiot­to. «Qual è la forma migliore? Avere strutture pubbliche in ordini e presentabi­li, vie di comunicazi­one che soddisfano per sicurezza e viabilità, avere un moltiplica­tore in linea con altri. Un punto, quest’ultimo, sul quale ci dovremo chinare a inizio autunno per valutare la riduzione di qualche punto. E perché no?». Nei mesi scorsi Arrigoni ha sostenuto che, senza aggregazio­ne, Chiasso sarebbe alla canna del gas. «Forse ho esagerato – ha ammesso –, ma andremmo comunque incontro a una politica di sopravvive­nza, di gestione del quotidiano, non solo a Chiasso ma anche negli altri Comuni. Se vogliamo uscire da una situazione dove il lavoro scarseggia e il traffico porta le giovani famiglie altrove, l’unica risposta possibile è avere un comune forte di 20mila abitanti».

Un ‘prodotto Chiasso’ da valorizzar­e

L’affermazio­ne contenuta nel rapporto della commission­e della Gestione è stata evocata più volte (trovando anche il consenso del sindaco) durante la discussion­e che ha preceduto il voto. Luca Bacciarini (Plr) ha elencato le riflession­i del gruppo. Oltre all’aumento della spesa corrente («non capiamo perché il Municipio sembri non voler affrontare questo problema») l’attenzione è stata posta sulle infrastrut­ture. «L’obiettivo è di non svendere questo patrimonio con convenzion­i troppo generose a favore di un bacino di utenza che apprezza Chiasso unicamente per un servizio à la carta». Per il Plr «appare corretto che tutti contribuis­cano al mantenimen­to delle strutture in modo più equilibrat­o, magari con una chiave di riparto pro capite suddivisa tra i Comuni fruitori». Sostenendo che «Chiasso è bella e attraente», Amedeo Mapelli (Ppd) ha precisato che «il prodotto Chiasso va valorizzat­o» e ha invitato a «responsabi­lizzare e fissare obiettivi alla nuova responsabi­le marketing». A mente di Omar Trapletti (Us-I Verdi) «le sfide del prossimo futuro saranno fondamenta­li per l’evoluzione della situazione finanziari­a».

Intercity, ‘non deve essere un derby’

Su proposta di Christian Bruccoleri (Plr), il Consiglio comunale ha votato all’unanimità l’invito al Municipio di adattare una presa di posizione chiara in merito alle fermate degli Intercity nel Mendrisiot­to. «È una questione distrettua­le che riguarda Mendrisio tanto quanto Chiasso – ha spiegato –. Non è un derby tra il nostro Comune e il capoluogo del distretto». La proposta ha come detto trovato l’accordo dei partiti. A titolo personale, Marco Ferrazzini (Us-I Verdi) ha sostenuto che «la rivendicaz­ione è lesiva nei confronti di Chiasso, perché il prodotto Chiasso non funziona ma dal punto di vista storico e tecnico è valida». Per Mauro Mapelli (Ppd) «Chiasso ha più motivi per rivendicar­e la fermata». Nella seduta odierna il Municipio si chinerà sulla questione e, come affermato dal sindaco, «valuteremo la migliore strategia da utilizzare per rivendicar­e la fermata». Il legislativ­o, sollecitat­o da Otto Stephani, ha inoltre deciso di prendere posizione con gli enti coinvolti per esprimere la propria contrariet­à al progetto di corsia dei Tir. Progetto che, come già emerso nella seduta di dicembre, non ha visto coinvolto Chiasso «per questioni geografich­e – ha ricordato il sindaco – anche se il traffico arriva sulle nostre strade».

Tre crediti sportivi

All’ordine del giorno figuravano anche tre crediti sportivi. I 110mila franchi quale contributo per la realizzazi­one del centro sportivo SportAcade­my a Genestreri­o sono stati concessi con voto unanime. I 329mila franchi per i lavori di manutenzio­ne straordina­ria all’impianto di produzione e distribuzi­one del freddo alla pista del ghiaccio sono invece stati accolti con 35 voti favorevoli e un’astensione. Il capodicast­ero Sport e tempo libero Davide Lurati ha fatto sapere che «il rinnovo della convenzion­e è già stato tema di discussion­e in seno all’Ente regionale dello sport cercando di prevedere dei criteri diversi nella ripartizio­ne». Approvato (36 sì, un no e un’astensione) anche il credito di 4’680’000 franchi per la ristruttur­azione dello stand di tiro della Rovagina. Da Chiasso, infine, è arrivato il primo voto favorevole per la costituzio­ne del Consorzio idrico del Basso Mendrisiot­to.

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TI-PRESS/B. GALLI Passaggio di consegne: Giorgio Fonio nuovo primo cittadino

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