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Leknessund in solitaria

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La seconda tappa del Tour de Suisse, corsa tra Küsnacht e Aesch (198 km) è stata vinta dal norvegese Andreas Leknessund (Team Dsm). La maglia gialla è rimasta sulle spalle del gallese Stephen Williams (Bahrain).

Leknessund era l’ultimo superstite della fuga di giornata e dopo essere partito sull’ultima difficoltà altimetric­a, ha resistito al ritorno di un plotone che ha risucchiat­o tutti i suoi ex compagni di avventura. Per lui si tratta della prima vittoria in una prova del World Tour. Leknessund se n’è andato talmente alla chetichell­a che nessuno nel gruppo principale se n’è reso conto. E così, quando il grosso del plotone si è presentato sul rettilineo di Aesch, è andata in scena una volata a tutti gli effetti, con tanto di treni a darsi battaglia. Ha avuto la meglio l’italiano Alberto Bettiol, il quale ha levato le braccia al cielo per festeggiar­e quella che lui pensava fosse una vittoria, ignaro del fatto che 38” prima quel traguardo lo avesse già tagliato il 23enne scandinavo. Anche nell’era degli auricolari e di quello che spesso si definisce un “ciclismo telecomand­ato” può capitare che non passi una notizia tanto importante come quella di un uomo ancora in fuga a pochi chilometri dal traguardo. Leknessund se la ride, a Bettiol non resta che masticare amaro, in attesa della possibile rivincita sul traguardo della terza tappa a Grenchen.

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