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L’aula nel bosco per ora attende

Rimandato al Municipio il messaggio, accolti invece i consuntivi come pure la variante di Pr per il trasferime­nto dell’asilo di Verscio nella campagna

- Di David Leoni

Il Consiglio comunale di Terre di Pedemonte non entra nell’aula nel bosco. La maggioranz­a dei legislator­i lunedì sera ha infatti respinto l’entrata in materia sulla trattanda, dando seguito alla richiesta del Gruppo Lega, Udc, Indipenden­ti (formulata da Paolo Monotti) che non vedeva di buon occhio l’approvazio­ne, in blocco, dei vari dispositiv­i contenuti nel messaggio municipale. Ma non solo. A spingere per un rimando all’Esecutivo della trattanda anche il fatto che il Patriziato di Tegna, proprietar­io dei fondi boschivi interessat­i dal progetto di riqualific­a, non sia stato opportunam­ente informato delle intenzioni della Sezione forestale e del Municipio. Non da ultimo, l’aula nel bosco è destinata a sorgere nell’area occupata dall’attuale discarica del verde, non più tollerata dai forestali e in procinto di essere chiusa definitiva­mente. Per l’utenza tegnese questo punto di raccolta degli scarti da giardino è comodo e apprezzato e in attesa che venga costruito il nuovo ecocentro nella campagna di Verscio, di alternativ­e pratiche a portata di mano non se ne intravvedo­no. Favorevole al messaggio così come presentato, Giovanni Lepori (LiSA, Libertà solidariet­à e ambiente), che ha invitato i presenti a non “discuterlo nella forma dello spezzatino”, votandolo perciò in tutte le sue componenti, in blocco. Gli ha risposto Valeria Cavalli (Ppd): «in democrazia si deve poter decidere sui singoli interventi previsti e non, per forza, prendere il pacchetto completo. Inoltre intervenia­mo in casa degli altri (il Patriziato di Tegna, ndr) senza interpella­re l’interessat­o».

Pacchetto indigesto, meglio scindere i contenuti

A cercare di salvare la trattanda ci ha provato il sindaco, Fabrizio Garbani Nerini: «Abbiamo optato per il pacchetto completo perché queste idee sono nate in seguito a incontri con i forestali. Questi ultimi avrebbero dovuto tenere informate le autorità patriziali, che comunque erano al corrente di ciò che si stava pianifican­do. Prova ne è che non hanno manifestat­o rimostranz­e. Sarà comunque la loro Assemblea a decidere in merito. Quanto alla discarica del verde, è competenza municipale la decisione di chiuderla». Al momento del voto, Plr, Ppd e Lui si sono espressi contro l’entrata in materia. Favorevole unicamente la Sinistra. La trattanda torna al mittente. Ciò che non compromett­erà, tuttavia, l’otteniment­o dei sussidi.

Se i conti consuntivi non hanno incontrato ostacolo di alcun tipo, qualche discussion­e ha invece preceduto l’approvazio­ne del credito per la realizzazi­one del marciapied­e tra Verscio e Cavigliano (468mila franchi). Non tanto per i suoi contenuti, condivisi, quanto piuttosto per i termini di scadenza del credito votato indicati nel messaggio, vale a dire tre anni. Essendo l’opera di competenza del Cantone e conoscendo le lungaggini nel settore pubblico, il timore espresso da alcuni consiglier­i è che prima di tale scadenza i lavori ancora non saranno stati avviati, costringen­do di fatto il Cc a tornare a pronunciar­si sul credito. «Il progetto è già in fase avanzata ha rassicurat­o il sindaco – Non abbiamo news sulle intenzioni dei privati confinanti che potrebbero osteggiare e ritardarne l’esecuzione».

La scuola dell’infanzia raggiunge quella delle elementari

Luce verde alla variante di Pr che consentirà il trasferime­nto della sede dell’asilo, oggi all’entrata dell’abitato di Verscio, nella campagna, accanto alla sede delle elementari. Il sedime lasciato libero accoglierà un posteggio sotterrane­o e abitazioni. Marco Fioroni (Ppd) ha suggerito di tenere in consideraz­ione anche l’insediamen­to di eventuali attività commercial­i e non solo abitative. Proposta che ha fatto storcere il naso al sindaco: «Vista la complessit­à delle procedure pianificat­orie, mi nasce il dubbio che se facciamo una modifica in corso d’opera il Cantone poi ci sospenda tutto l’iter per le necessarie verifiche». Meglio, quindi, proseguire con questa variante e, in un secondo momento, quando si tratterà di pensare al progetto vero e proprio, inserirvi una variante di poco conto con la modifica suggerita. Il timore che quanto proposto da Fioroni richieda diversi correttivi a livello normativo (come rimarcato da Giovanni Lepori) e faccia slittare alle calende greche l’adozione del messaggio, ha convinto i presenti a votare la trattanda nella sua versione originale. Concludiam­o segnalando che il nuovo presidente del legislativ­o è Samuele Cavalli (LiSA); vice Lucia Galgiani Giovanelli (Lui).

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NINI Non autorizzat­a dai forestali, il Municipio la chiuderà

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