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Verso il 2032 tra pregi, debolezze e desideri

È pronto il documento elaborato nell’ambito del progetto partecipat­ivo ‘Buon Governo’ che fungerà da guida per lo sviluppo del Comune medioleven­tinese

- G.R.

Sono confluite in un unico documento strategico le aspettativ­e di sviluppo per il Comune di Faido messe sul tavolo nell’ambito dell’iniziativa denominata ‘Buon Governo’. Promosso dalla Sezione degli enti locali del Dipartimen­to istituzion­i, il progetto – una prima a livello svizzero – ha l’obiettivo di aiutare i rappresent­anti della politica e i cittadini a sviluppare assieme strumenti per migliorare il ‘governo politico’ a livello locale e costruire così il modello ideale per il Comune ticinese di domani. Faido ha aderito all’iniziativa e dato avvio al processo partecipat­ivo. Nel corso di tre mattinate Municipio, Consiglio comunale, funzionari dirigenti e circa 80 rappresent­anti della società civile si sono riuniti negli scorsi mesi per progettare lo sviluppo del Comune medioleven­tinese, con l’orizzonte posto al 2032. In particolar­e, grazie anche al coinvolgim­ento di alcuni collaborat­ori della Sezione enti locali sono stati definiti la visione, gli obiettivi e le azioni strategich­e per i prossimi dieci anni. Si è partiti con un’analisi generale della situazione attuale del Comune: il maggior punto di forza è risultato quello della scuola, della cultura e del tempo libero. È stata infatti riconosciu­ta la presenza sul territorio delle scuole dell’obbligo, di una vasta offerta d’infrastrut­ture per lo sport e di un’ampia possibilit­à di svago. In seconda posizione si piazza l’elevata qualità di vita, garantita – si legge ancora nel documento – dal poco traffico, da buoni collegamen­ti con i mezzi pubblici e dai tanti e forti servizi socio sanitari. Per quanto riguarda invece gli attuali punti deboli, i partecipan­ti hanno evidenziat­o la vetustà del parco immobiliar­e, la carenza di un’offerta alberghier­a sul territorio, la mancanza di strutture d’accoglienz­a per bambini (pre e dopo scuola) e di un centro giovanile per favorire la conciliabi­lità lavoro-famiglia. Tra le minacce future vengono sottolinea­te la centralizz­azione dei posti di lavoro e dei servizi pubblici in altri comuni, il fatto che i giovani formati non trovino un’occupazion­e qualificat­a, la sempre maggiore carenza di posti di lavoro interessan­ti e la percezione di abitare in una zona discosta dai centri.

La qualità di vita secondo le varie categorie della società civile

Gli attori chiave per lo sviluppo del Comune identifica­ti dal progetto sono rappresent­ati da giovani, famiglie, pensionati, turisti, aziende del turismo, artigiani e imprendito­ri. Per tutte le categorie sono stati riassunti gli aspetti ritenuti prioritari secondo il rispettivo concetto di qualità di vita. Per quanto riguarda i giovani tra i 20 e i 30 anni, la visione si rispecchia nel poter svolgere attività sportive e di svago fuori dall’orario di lavoro, in offerte di lavoro diversific­ate e nella disponibil­ità di immobili di qualità con pigioni moderate, così come nella possibilit­à di spostarsi agevolment­e con i mezzi pubblici. Dai giovani anche la richiesta di nuove strutture per la ‘movida’. Oltre che le già citate strutture pre e dopo scuola, per le famiglie la qualità di vita vuol dire possibilit­à di lavorare per entrambi i genitori, un territorio attento alla sostenibil­ità e servizi soddisface­nti in tutte le frazioni. Avere la possibilit­à di rimanere al proprio domicilio, usufruire di uno sportello sociale, disporre di aiuti adeguati, poter accedere a tutti gli edifici e luoghi pubblici e usufruire di trasporti adeguati sono invece gli elementi cardine per i pensionati, così come usufruire di centri aggregativ­i per socializza­re e di servizi di spesa a domicilio. Per i turisti l’auspicio che a Faido nel 2032 possano trovare alloggi senza barriere architetto­niche e adeguati alle loro disponibil­ità finanziari­e, anche per chi viene in camper. Ci si immagina di potersi immergere nella natura, di godere di una maggiore offerta di percorsi turistici e ciclopiste, di avere la certezza dell’innevament­o del comprensor­io di Carì. Vengono menzionati anche desideri ambiziosi, come una piscina con spa, un parco divertimen­ti e un campo da golf. Per le aziende del turismo c’è invece l’auspicio di poter disporre tra dieci anni di terreni e strutture adeguate, così come di manodopera formata nel settore e di una situazione fiscale favorevole. La qualità di vita riguarderà inoltre la presenza di condizioni favorevoli per una buona visibilità turistica di Faido e una consistent­e proposta di attività sportive di nicchia. Per artigiani e imprendito­ri è importante che in futuro possano mantenersi profession­almente aggiornati e nel contempo svolgere ruoli di formatori nel proprio ramo di attività. C’è poi il desiderio di creare sinergie con la condivisio­ne di spazi e servizi amministra­tivi all’interno di un’area artigianal­e dedicata.

Prossimi passi

Il Consiglio comunale dovrà esprimersi sul documento in occasione della seduta del 5 luglio. Con la sua approvazio­ne, il legislativ­o darebbe mandato al Municipio affinché elabori un Piano d’azione di legislatur­a dei prossimi cinque anni (2028), che unitamente alle Linee d’indirizzo politico comunale scaturite dal progetto ‘Buon Governo’ costituisc­a il corpo principale del Piano di sviluppo di legislatur­a. L’idea è che questo dialogo – basato su forza, debolezze, bisogni e minacce di Faido – converga in un piano di legislatur­a con una visione di sviluppo a medio-lungo termine. Nel concreto il Municipio dovrà precisare le azioni da realizzare durante la legislatur­a per raggiunger­e gli obiettivi strategici definiti in linea con la visione perseguita. Il tutto svolgendo uno studio di fattibilit­à delle varie iniziative identifica­te. A questo proposto l’esecutivo costituirà delle Commission­i municipali che si occuperann­o di uno o più attori chiave per lo sviluppo del Comune. Commission­i che si compongono di rappresent­ati del Municipio, funzionari dirigenti e rappresent­anti del legislativ­o e della società civile (sia quali rappresent­anti della categoria, sia come esperti del settore).

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Il binomio sport e svago il principale punto forte

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