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In aula a Varese l’autore dell’assalto del 2017

- M.M.

Con l’escussione delle due impiegate dell’ufficio cambi Piccadilly di Ligornetto, assaltato il 29 marzo 2017 (bottino 3’200 franchi e 11’000 euro), è iniziato in Tribunale a Varese il processo nei confronti di un 31enne varesino, indicato come l’autore materiale della rapina, una delle quattro messe a segno nel Mendrisiot­to fra la primavera e l’estate dello stesso anno. Stando all’accusa il presunto rapinatore era arrivato a Ligornetto in sella a uno scooter. E non era solo. Con lui c’erano infatti quattro complici a bordo di una Fiat Punto bianca. Un’auto civetta di copertura, che per gli investigat­ori era utile alla riuscita dell’assalto banditesco. Secondo la ricostruzi­one, quel giorno il 31enne, che all’epoca dei fatti aveva 24 anni, dopo aver fatto il pieno invece di pagare ha raggiunto le due commesse dietro al bancone e le ha minacciate di morte con un taglierino, obbligando­le a consegnare il bottino. A quel punto ha cercato di scappare con lo scooter, senza riuscire a metterlo in moto. Così si è riunito a piedi ai complici per rientrare in Italia passando dalla dogana di Clivio.

Sullo scooter gli investigat­ori svizzeri sono riusciti, però, a isolare il Dna del 31enne. Inquirenti impegnati con i loro colleghi della Questura di Varese a far luce sulle quattro rapine ai distributo­ri Eni e Piccadilly di Ligornetto e Marcetto (16 e 19 marzo, 9 maggio e 24 luglio 2017). Le indagini, condotte in stretta collaboraz­ione al di qua e al di la della frontiera, hanno consentito di risalire a otto individui, accusati di associazio­ne a delinquere e rapine a mano armata. I destini processual­i di sette di loro nel corso degli anni hanno preso strade diverse, tra patteggiam­enti e sentenze. Come in occasione del verdetto pronunciat­o il 7 giugno 2018 dalle assise criminali di Lugano nei confronti di un 31enne rumeno, condannato a 22 mesi di detenzione. Condannato a 18 mesi di detenzione anche il 31enne sotto processo in questi giorni a Varese. Con lui sul banco degli imputati ci sarebbe dovuto essere un altro giovane varesino, morto il 20 maggio 2018 a Vergiate all’età di 25 anni e in circostanz­e drammatich­e.

A Varese si tornerà in aula il prossimo 8 novembre. Lo stesso giorno riprenderà pure il processo alla ‘banda Vasi’, responsabi­le di quattro rapine. Tra queste quella alla Cassa di cambio e gestione di Besazio (17 agosto 2010) e alla Erg di Arzo (22 agosto 2011).

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