laRegione

Il concetto molto vago di servizio pubblico

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Premessa: il Cantone, per il tramite del suo Dipartimen­to delle istituzion­i diretto dall’on. Gobbi, lancia sui media una campagna alla ricerca di candidati per la scuola reclute di polizia, cercando di motivare i cittadini ad abbracciar­e la profession­e. La cronaca: sabato 11 giugno si svolge a Faido la cerimonia di consegna dei diplomi agli allievi del corso di formazione che porta all’attestato profession­ale di agente di polizia. La speranza: che la nostra Rsi, forte della sua valenza di servizio pubblico, possa “coprire” con sufficient­e profession­alità questo evento aiutando a sottolinea­re l’importanza di questa profession­e per una buona gestione dello Stato e della sua sicurezza. A maggior ragione se vi sono delle difficoltà di reclutamen­to, come è il caso. In sostanza: la Rsi ha l’occasione di dare il suo sostegno anche alle necessità dello Stato. La realtà: durante la trasmissio­ne “il Quotidiano”, la cerimonia viene ricordata dalla Rsi con poche immagini, senza interviste e senza approfondi­mento alcuno. Deludente. La concorrenz­a: Ticinonews presenta invece un servizio più lungo, ben strutturat­o, con interviste al com. Cocchi e all’on. Gobbi oltre che al neodiploma­to Nicola Brunoni che, con una media del 6, è risultato il migliore del corso. Bravi! Ancora una volta hanno “bagnato il naso” a chi di servizio pubblico dovrebbe occuparsi non per diletto, ma per mandato. La riflession­e: purtroppo ancora una volta si è mancata l’occasione per distinguer­si, mancando di mettere in risalto una profession­e importante e necessaria per far rispettare le leggi. La cattiveria: quando si pensa male si farà anche peccato, ma spesso ci si azzecca; direzione leghista del dipartimen­to che non sta bene alla frangia di sinistra della Rsi? Alfredo Soldati, Losone

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