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Conti approvati malgrado le perplessit­à sugli indici

Via libera all’utile di 730mila franchi. Dalla sala più osservazio­ni critiche sull’attendibil­ità delle previsioni sugli introiti fiscali

- di Giacomo Rizza e Fabio Barenco

Via libera al Consuntivo 2021 della Città di Bellinzona, approvato ieri sera a larghissim­a maggioranz­a (44 voti favorevoli, 4 contrari e un’astensione) dal Consiglio comunale riunitosi in seduta a Palazzo civico. Luce verde dunque all’avanzo d’esercizio di 730mila franchi, contrariam­ente al deficit di 7,9 milioni messo a Preventivo, per quello che risulta un salto dalle cifre rosse a quelle nere e un balzo in avanti di 8,63 milioni. Questo mentre solo un anno fa il Consuntivo 2020 presentava un disavanzo di 7 milioni. Un netto migliorame­nto scaturito soprattutt­o da una serie di fattori positivi non prevedibil­i nell’autunno 2020, quando l’Esecutivo elaborava il Preventivo 2021 in piena seconda ondata Covid. E in particolar­e maggiori imposte di persone fisiche, giuridiche e imposta immobiliar­e per circa 5 milioni – rivalutazi­one gettito 2021 e sopravveni­enze d’imposta di anni precedenti –, altre rivalutazi­oni d’imposta per 1,2 milioni (imposte suppletori­e e imposte su liquidazio­ni), maggiori entrate dalla perequazio­ne finanziari­a per 1,8 milioni (sulla quale ha inciso positivame­nte soprattutt­o la cancellazi­one della prospettat­a riduzione del contributo per l’anno 2020 a suo tempo paventato dal governo cantonale), così come minori uscite per poco meno di 2 milioni nel trasporto pubblico, socialità e personale.

Durante un dibattito rivelatosi piuttosto tiepido, la relatrice del rapporto di maggioranz­a della Commission­e della Gestione, Silvia

Gada (Plr), ha sottolinea­to l’inaffidabi­lità delle previsioni sugli introiti fiscali forniti dal Cantone. «Sono più una stima che un calcolo, e si tratta di dati che non sono particolar­mente stabili», ha affermato la relatrice, riprendend­o il passaggio del rapporto in cui la maggioranz­a della Gestione evidenziav­a la preoccupaz­ione per l’attendibil­ità di questi indicatori. «Sulla definizion­e delle risorse finanziare non ci siamo: se un preventivo indica 8 milioni di deficit e chiude in utile vuol dire che le stime delle risorse fiscali sono totalmente inaffidabi­li», ha dal canto suo detto Giuseppe Sergi (gruppo Mps-Verdi-FA-Pop), autore in solitaria del rapporto di minoranza della Commission­e della gestione che chiedeva al Consiglio comunale di bocciare il preventivo. Per Sergi una simile differenza «pone molti problemi, essendo i dati fiscali la materia prima per prendere decisioni fondamenta­li. Il Cantone decide con le sue previsioni quanto noi siamo autorizzat­i a prendere in consideraz­ione. Meglio dunque annunciare preventivi deficitari, così qualsiasi velleità di spesa viene bloccata». Se Maura Mossi (Più Donne) ha parlato di una «comunicazi­one nefasta», pure la capogruppo dell’Unità di sinistra, Lisa Boscolo, ha condiviso il ragionamen­to di Sergi: «Non possiamo che dirci perplessi sul netto scostament­o dei conti e non possiamo accettare questa dinamica». Guardando al futuro, Boscolo ha espresso l’auspicio che l’obiettivo dell’equilibrio finanziari­o del Municipio «non precluda lo sviluppo di progetti che portano più qualità di vita alla cittadinan­za. Forse – ha aggiunto – è anche il momento di porsi nuovi obiettivi, con maggiore coraggio». Quella della previsione e della prevedibil­ità dei dati, ha affermato il sindaco Mario

Branda, «è un tema che ci accomuna a tutti gli altri comuni. Noi ci sforziamo a fare il meglio possibile, ma voglio escludere che il Municipio vi indichi appositame­nte dei conti diversi da quelli che stimano essere realistici e realizzabi­li». Branda ha voluto rassicurar­e circa la capacità di investire della Città: «Gli investimen­ti ingenti che abbiamo davanti ci spingono a considerar­e importante questo risultato. E nei prossimi anni Bellinzona investirà una cifra non distante dai 100 milioni di franchi».

‘Si continui a monitorare la spesa’

Tra le note positive che hanno contributo all’utile, il Municipio sottolinea­va nel messaggio l’avvio nel 2021 della cosiddetta ‘spending review’. Un punto messo in luce nel suo rapporto di maggioranz­a anche dalla Commission­e della Gestione che ha sottolinea­to la diminuzion­e di circa 590mila franchi tra il preventivo e il consuntivo per quanto riguarda il totale delle spese. «Poco è stato fatto, perché senza le entrate straordina­rie ci sarebbe stata una perdita ancora maggiore rispetto a quanto preventiva­to», si è espresso scettico a nome del Ppd Gabriele Pedroni.

L’avanzo d’esercizio registrato nel 2021, ha ripreso Silvia Gada, non deve allentare l’attenzione sull’evoluzione della spesa e sulla conseguent­e e indispensa­bile prudenza con cui continuare a pianificar­e i prossimi anni. A maggior ragione perché nel 2024 decadrà definitiva­mente il versamento cantonale compensati­vo della riduzione del contributo di livellamen­to conseguent­e all’aggregazio­ne (-2,8 milioni nel 2023) e dal 2025 entrerà in vigore l’ultima tappa della riforma fiscale cantonale per le persone giuridiche che si tradurrà in minori entrate annue per la Turrita valutate in 2,4 milioni. L’equilibrio dei conti rimane quindi al centro dell’attenzione del Municipio considerat­i gli importanti investimen­ti iniziati e previsti, fra cui a breve e medio termine la valorizzaz­ione della Fortezza Unesco e a medio e lungo termine lo sviluppo ed edificazio­ne del nuovo quartiere officine, più parco fluviale, fermata Ffs in piazza Indipenden­za e molto altro ancora.

Alberto Casari nominato presidente

In apertura di seduta Alberto Casari (Unità di sinistra) è stato nominato nuovo presidente del Consiglio comunale, mentre la funzione di vicepresid­ente è stata assunta da Brenno Martignoni Polti (Lega/Udc). Nel suo breve discorso di congedo, il presidente uscente Renato Dotta (Plr) ha spronato i consiglier­i ad assumere il proprio compito con lungimiran­za e maggiore collaboraz­ione, parlando di un ambiente pregiudizi­evole in occasione di alcune delle sedute dell’ultimo anno.

Approvati anche i bilanci degli Enti autonomi

Approvati dal Consiglio comunale (che tornerà a riunirsi stasera) anche i consuntivi 2021 dell’’Azienda Multiservi­zi Bellinzona (avanzo d’esercizio di 1,62 milioni), dell’Ente autonomo Musei (utile di 3’000 franchi che va a compensare parzialmen­te i risultati negativi degli anni precedenti), dell’Ente autonomo Carasc (utile di 5’300 franchi), dell’Ente autonomo Teatro (avanzo di 11’300 franchi) e dell’Ente autonomo Sport (perdita di 55mila franchi in linea con quanto preventiva­to).

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TI-PRESS Da un Preventivo in rosso di quasi otto milioni all’avanzo d’esercizio registrato a Consuntivo

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