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Parco urbano e calcio, prima il rapporto Supsi

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Sarebbe prematuro procedere con qualsiasi tipo d’intervento al Parco urbano di Bellinzona prima delle conclusion­i del rapporto commission­ato dall’Ente sport alla Supsi atteso per fine 2022. Un’analisi che confermerà o meno l’ubicazione delle diverse strutture sportive della zona, compreso lo Stadio comunale con i suoi campi da calcio e i terreni situati a nord di via Lepori (attuale sede logistica dell’Esercito che in futuro potrebbe passare nelle mani della Città). Così ha deciso ieri sera il Consiglio comunale, respingend­o a larga maggioranz­a (con 40 voti contrari, 9 favorevoli e un astenuto) la mozione presentata da Luca Madonna e Manuel Donati (Lega/Udc) che chiedeva di dotare di videosorve­glianza i cinque campi da calcio e lo stabile spogliatoi del Parco urbano di Bellinzona, così da contenere gli atti di vandalismo e il littering; potenziare l’illuminazi­one per il gioco del calcio, così che qualche campo in più ne sia dotato; sistemare in maniera definitiva il drenaggio, il fondo erboso e livellare il terreno, così da garantire una qualità maggiore ai giocatori. Il plenum ha seguito l’indicazion­e del Municipio e della maggioranz­a della Commission­e dell’edilizia, secondo cui si tratta poi di attendere l’esito del masterplan commission­ato da Bellinzona Sport e dall’Ufficio sport del Cantone alla Supsi per una valutazion­e più complessiv­a sulle future prospettiv­e in ambito sportivo della Città. A sostegno della mozione il solo gruppo Lega/Udc, come motivato in sala dal relatore del rapporto di minoranza Alessandro Minotti, secondo cui la proposta riflette lo stato di disagio vissuto da diverse società sportive nell’utilizzo di tali campi.

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