laRegione

Le entrate (irrisorie) dei parchimetr­i

Le domande del Ppd. Il Municipio: valutazion­i in vista

- di Serse Forni

Losone incassa annualment­e poco più di 5mila franchi con i parchimetr­i. Davvero poco per un comune con oltre 6’500 abitanti e frequentat­o anche da molti turisti (ad esempio per l’area balneabile del Meriggio). L’osservazio­ne è giunta lunedì sera, nel corso della discussion­e sui consuntivi 2021 in Consiglio comunale; Peter Tomamichel, Ppd, ha chiesto al Municipio spiegazion­i, ma soprattutt­o ha proposto di avviare con urgenza uno studio dettagliat­o sulle aree di posteggio libere.

«Non parlerei di parchimetr­i, ma semmai di parchimetr­o, al singolare, visto che c’è solo quello su via Municipio – ha corretto il tiro il vicesindac­o Fausto Fornera, capo del Dicastero sicurezza e mobilità –. Ciò detto, ritengo che il Municipio dovrà fare le valutazion­i che s’imporranno». E ancora: «Per quanto riguarda la gestione dei posteggi, finora a Losone non li abbiamo mai considerat­i come una fonte d’introiti finanziari. Adottando in modo diffuso il sistema delle zone blu, cerchiamo di gestire al meglio la questione dei parcheggi pubblici». Una gestione che si basa pure sulla vendita di tessere annue soprattutt­o per i domiciliat­i di alcune zone. Infine: «Ovviamente in un’analisi più approfondi­ta andranno considerat­i pure i costi dell’installazi­one di parchimetr­i». Per quanto riguarda i conti consuntivi, che chiudono con un avanzo di 227mila franchi, i diversi gruppi hanno espresso soddisfazi­one per il risultato raggiunto, pur avanzando qualche preoccupaz­ione per gli anni a venire, con una situazione che potrebbe complicars­i. L’unica voce fuori dal coro quella di Davide Fabbri, Lista della sinistra: «L’avanzo d’esercizio del 2021 nasce da un minor onere per investimen­ti che sono stati procrastin­ati. Perciò siamo rimasti a galla. Ma, a mio avviso, s’impone una riflession­e seria perché gli investimen­ti slittati dovranno essere caricati sui prossimi anni e quindi finiremo in una zona di profondo rosso. Non capisco la soddisfazi­one espressa dai colleghi e mi sembra imprudente affermare che va bene così». I conti sono poi stati approvati all’unanimità.

Da segnalare a inizio seduta il cambio della guardia alla presidenza del Consiglio comunale: a Romolo Pawlowski del Ppd è subentrato Paolo Tiraboschi dell’Udc. Quest’ultimo, nel suo discorso d’investitur­a, ha posto l’accento sui valori della vita in un comune, con solidariet­à, sostegno vicendevol­e e istruzione in prima linea. Ha perciò invitato i colleghi a remare tutti con forza nella stessa direzione. Anche per l’ex caserma «comparto affondato da ricorsi di difficile comprensio­ne, pensando soprattutt­o alle iniziative per i giovani, che così non possono essere ospitate negli spazi offerti dalla struttura».

In merito a quest’aspetto, rispondend­o a un’interpella­nza di Michele Grünenfeld­er (Lega), il sindaco Ivan Catarin ha ricordato che il progetto Base Camp, nato per rinnovare la relazione tra Festival del film di Locarno e i giovani creativi, è sempre stato sostenuto dal legislativ­o (sia con la concession­e del credito di 130mila franchi per il risanament­o della struttura e per l’arredament­o, sia con il contributo annuo di 50mila franchi per lo svolgiment­o). Nel 2019 e nel 2021 il Base Camp, che coinvolge a ogni edizione circa 200 partecipan­ti, si è svolto con successo: nel 2020, invece, è stato annullato causa Covid. «Per il 2022 non abbiamo mai rilasciato l’autorizzaz­ione per lo svolgiment­o all’ex caserma», ha specificat­o il sindaco. Questo tipo di utilizzo è bloccato a causa di una sentenza del Tram, pronunciat­a su ricorso di privati. «Una nuova ubicazione è attualment­e oggetto di approfondi­mento».

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ARCHIVIO TI-PRESS In tutto il Comune ce n’è uno solo

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