Prostituta spacciatrice condannata ed espulsa
Una parte della droga venduta ai clienti del locale erotico
Uno spaccio di oltre 320 grammi di cocaina tra Lugano, Pazzallo e Morcote. È quanto è riuscita a mettere in atto una prostituta rumena di 31 anni, in parte anche vendendo a clienti del locale erotico per il quale lavorava. Un giro rimasto indisturbato per due anni – dal dicembre 2019 al febbraio scorso – finché ai suoi polsi sono scattate le manette e si sono aperte le porte del penitenziario cantonale. La donna, rea confessa, è comparsa ieri davanti alla Corte delle assise correzionali di Lugano per rispondere d’infrazione aggravata alla legge federale sugli stupefacenti. Grazie alla sua confessione ha potuto beneficiare di un processo con rito abbreviato. La giudice Francesca Verda Chiocchetti, presidente della Corte, dopo una breve istruttoria dibattimentale ha confermato la proposta di pena formulata nell’atto d’accusa dalla procuratrice pubblica Pamela Pedretti: diciotto mesi di detenzione, posti al beneficio della sospensione condizionale per un periodo di prova di due anni ed espulsione per sette anni. La donna è stata dunque scarcerata dopo quasi cinque mesi di detenzione, ma dovrà lasciare la Svizzera.
Non solo traffico, ma pure consumo personale di droga. La 31enne, difesa dall’avvocato Marcello Baggi, e incensurata fino alla presente condanna, è stata riconosciuta colpevole anche di ripetuta contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti. Durante lo spaccio, avvenuto in correità con il fidanzato, (condannato lo scorso 17 giugno a due anni e dieci mesi di carcere e all’espulsione) al quale la donna consegnava il provento delle vendite, sempre nell’arco di due anni ha complessivamente fatto uso di almeno 340 grammi di cocaina e di un imprecisato quantitativo di marijuana e hashish.