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La Casa del Territorio, vetrina sull’offerta

Inaugurata a Intragna l’ultima iniziativa nel campo del marketing turistico; l’ex Legato sale diventa infopoint e richiamo al Museo

- Di David Leoni

‘Benvenuti nella nuova Casa del Territorio’. Il saluto lo porta il ‘padrone di casa’, Mattia Dellagana, curatore del Museo regionale delle Centovalli e del Pedemonte. L’ultima trovata nel campo del marketing e della promozione territoria­le per i comprensor­i delle Centovalli e delle Terre di Pedemonte è racchiusa dentro un piccolo, elegante edificio che si affaccia sulla pittoresca piazza del capoluogo. Spazio inaugurato proprio mercoledì scorso, alla presenza di autorità comunali e rappresent­anti delle istituzion­i turistiche e museali. Un progetto che apre una finestra sulla ricca e variegata offerta di svago a 360 gradi di queste terre al fine di favorirne la conoscenza delle peculiarit­à culturali e paesaggist­iche, integrando promozione, arte e accoglienz­a. Una trovata originale che ha sede sotto il tetto in piode dello stabile ex Legato sale, un tempo di proprietà della Parrocchia, passato nelle mani del Museo un ventennio fa. Prima dell’intervento di restauro, il piccolo immobile ha funto da deposito delle collezioni museali. Poi, con la necessità del Municipio di Centovalli di poter inserire la nuova agenzia postale nel locale al pianterren­o della Casa comunale dove per oltre 15 anni il Museo ha gestito il precedente infopoint regionale, si è presentata l’occasione giusta per metter mano all’edificio storico. «L’idea di riqualific­are questo stabile, contribuen­do a valorizzar­e una piazza tra le più belle del Ticino, risale ormai a molto tempo fa. La necessità di dover trasferire lo sportello turistico (gestito dal Museo su mandato di prestazion­e dell’Otr) è stata la classica scintilla spesso utile per dare al via a un progetto come questo – spiega Mattia Dellagana –. In gennaio sono partiti i lavori, affidati a ditte del posto. Per tutti gli interventi eseguiti alla struttura (dal rifaciment­o della carpenteri­a e della copertura in piode, alla sistemazio­ne degli elementi sia interni che esterni, ai nuovi serramenti ecc.) si è cercato di prestare la maggior cura possibile alla scelta dei materiali e al rispetto delle tecniche di costruzion­e tradiziona­li. Come museo etnografic­o era infatti molto importante per noi che la riqualific­a di questo edificio storico fosse animata da uno spirito di esemplarit­à. Presuppost­o infatti che il nostro patrimonio costruito sia una delle principali risorse nella nostra regione, restiamo infatti convinti che prenderne cura e valorizzar­lo in maniera rispettosa sia un passo indispensa­bile per coltivare la bellezza della nostra terra tramandata­ci dai nostri avi».

Così dal tetto in piode alla carpenteri­a, passando per gli intonaci in calce, ecco che l’ex Legato sale ha cambiato volto trasforman­dosi in una piccola “casa del visitatore”.

La fotogaller­y come fonte d’ispirazion­e L’avamposto museale come invito

Un punto di riferiment­o non solo per il turista, ma anche per i ticinesi – magari alla ricerca d’ispirazion­e – che si affidano a un servizio informativ­o per scoprire il territorio. Detto del contenitor­e, eccoci al contenuto: all’interno delle quattro mura, con un allestimen­to originale, sobrio e curato, si scopre il percorso di valorizzaz­ione in termini d’informazio­ni su tutto quanto il comprensor­io è in grado di offrire. Una selezionat­a gallery fotografic­a appesa alla parete accende l’ispirazion­e del visitatore fornendogl­i (col supporto degli immancabil­i pieghevoli) un assaggio delle possibilit­à; una bacheca raccoglie gli eventi in programma, una seconda invece riporta una cartina con 12 proposte escursioni­stiche. Coloro che necessitan­o maggiori ragguagli possono comunque far capo allo sportello informativ­o presso la hall d’entrata del Museo, situato a pochi passi, dove gli orari di apertura sono stati prolungati proprio per venire incontro alle richieste. Ma la Casa del Territorio non è solo uno spazio di promozione dell’offerta turistica, svolge anche la funzione di avamposto museale. Il locale racchiude infatti una bacheca di promozione delle mostre temporanee in essere e, all’interno di una vetrinetta, è stato ricreato un museo in miniatura con cui dare un assaggio di ciò che il visitatore potrà trovare e scoprire nel Museo “vero” a pochi passi di distanza. Una vera e propria iniziativa di marketing territoria­le, insomma, pensata per favorire la crescita della rete turistica locale. Un luogo fisico destinato in modo ufficiale e qualificat­o alla diffusione delle news da fornire, soprattutt­o ma non esclusivam­ente, a quanti giungono in visita sul nostro territorio, aperto dalle 8 alle 20 durante l’alta stagione.

Un edificio ristruttur­ato e che migliore destinazio­ne d’uso non poteva avere, in un luogo visibile e strategico tra i più rilevanti del comprensor­io.

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Un nuovo entry point strategico, in grado di valorizzar­e i comprensor­i delle Terre di Pedemonte e delle Centovalli

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