La Germania vuole elettricità invernale dalla Svizzera
Finora il nostro Paese ha potuto, durante i mesi invernali, contare sulle importazioni di elettricità dalla Germania. Ma adesso i vicini settentrionali ne hanno bisogno loro: hanno quindi chiesto una riserva di elettricità dalla rete svizzera.
La Commissione federale per l’energia elettrica (Elcom) ha recentemente avvertito che la Svizzera potrebbe rimanere senza elettricità già dal prossimo inverno. Questo pericolo sussisterebbe in particolare se le forniture di gas dalla Russia all’Europa si esaurissero e la Germania potesse produrre molta meno elettricità nelle centrali a gas. Da alcuni anni la Svizzera dipende fortemente dalle importazioni di elettricità nei mesi invernali, soprattutto dalla Germania. Se i vicini settentrionali dovessero avere una carenza di elettricità, le forniture alla Svizzera potrebbero terminare. Ma ora sembra che già il prossimo inverno la Germania rimarrà senza elettricità sufficiente, a prescindere da uno stop al gas da parte di Putin, almeno nel sud del Paese. Qui, di recente, molte centrali elettriche a carbone e nucleari sono state chiuse e tolte alla rete. Per di più, il trasporto di elettricità dal nord, dove si trovano molte turbine eoliche, è inadeguato. L’espansione della rete ad alta tensione procede a rilento a causa dell’accanita resistenza della popolazione. La Germania chiuderà a fine anno le sue ultime tre centrali nucleari. Due di loro si trovano nel sud. La situazione dell’approvvigionamento diventerà quindi più difficile. In ogni caso, i gestori della rete di distribuzione tedesca temono che la capacità delle proprie centrali elettriche non sia sufficiente a mantenere la rete stabile nel prossimo inverno. Hanno quindi chiesto ai gestori di centrali elettriche straniere se sono in grado di fornire elettricità in caso di emergenza. Concretamente, a maggio la Germania ha condotto una cosiddetta «procedura di manifestazione di interesse» per una riserva di rete estera. La capacità di riserva richiesta per il prossimo inverno è di 1.424 megawatt, pari a circa 1,4 volte la capacità della centrale nucleare di Gösgen. Le aziende in Svizzera, ma anche in Francia e in Italia, sono state invitate a presentare offerte.
L’idea è che i gestori di centrali elettriche straniere tengano una certa quantità di energia pronta da fornire alla Germania meridionale in cambio di una compensazione. «Le centrali elettriche della riserva di rete estera possono essere utilizzate solo se sono state prenotate dai gestori della rete di trasmissione il giorno precedente», è stato dichiarato in un comunicato stampa dell’inizio di maggio. Le capacità vengono riservate solo se ci sono effettivamente dei colli di bottiglia nella rete. Altrimenti, gli stessi operatori potrebbero disporre a piacimento della corrispondente capacità delle centrali elettriche.
Le società elettriche tengono un basso profilo
In particolare, sarebbero state invitate a presentare un’offerta le tre grandi aziende elettriche svizzere Axpo, Alpiq e BKW. Ma loro mantengono un profili basso. Comunque, interpellate in merito, Axpo e BKW confermano di essere state contattate dalla Germania. Le tre società non dicono però se abbiano fatto un’offerta corrispondente. Si tratta di una questione di segreto aziendale. Non è la prima volta che la Germania chiede ad altri Paesi una riserva di rete. Era già successo negli anni dal 2015 al 2018, ma poi non più. A quanto pare, ora la stabilità della rete è di nuovo in pericolo. Ciò è probabilmente dovuto in particolare all’immissione sempre più irregolare di energia eolica e solare.
Nella loro comunicazione, i gestori dei sistemi di distribuzione tedeschi hanno affermato che la fornitura di una riserva di rete non avrebbe «alcun impatto» sulla situazione dell’approvvigionamento nei rispettivi Paesi. Ci si può solo meravigliare di queste affermazioni. Perché le capacità delle centrali elettriche utilizzate in Germania non sono già più disponibili a livello nazionale. Ma la Svizzera stessa ha troppo poca elettricità, soprattutto in inverno. Lo scorso febbraio, per esempio, mancavano più di 4.000 megawatt per il proprio approvvigionamento.
La Elcom deve approvare le riserve di rete
Naturalmente, qualsiasi offerta di riserva di rete da parte della Svizzera inf luisce sulla sicurezza dell’approvvigionamento nazionale. Per questo motivo la Elcom deve approvare i relativi accordi con la Germania. Lo fa in consultazione con il gestore della rete di distribuzione svizzera Swissgrid. Interpellata al riguardo, la Elcom conferma che le forniture alla Germania potrebbero ridurre la fornitura di elettricità in Svizzera. Sottolinea quindi che, in caso di minaccia acuta alla sicurezza dell’approvvigionamento svizzero, potrebbe essere applicata una «priorità nazionale» nei confronti dei gestori della rete di distribuzione tedesca. In altre parole, le aziende sarebbero autorizzate a fornire elettricità solo se la Svizzera stessa non è a rischio di un collo di bottiglia.
Se non si pone rimedio alle instabilità della rete elettrica, si rischia un blackout. L’alimentazione si interrompe bruscamente. Questo scenario deve essere evitato a tutti i costi. Un blackout su vasta scala in Germania avrebbe certamente ripercussioni anche sui Paesi circostanti, a causa della rete transfrontaliera. La Svizzera ha quindi un certo interesse ad avere una rete stabile anche in Germania. In questo senso, le riserve di rete di altri Paesi contribuiscono alla sicurezza dell’approvvigionamento della Svizzera.