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La Germania vuole elettricit­à invernale dalla Svizzera

Finora il nostro Paese ha potuto, durante i mesi invernali, contare sulle importazio­ni di elettricit­à dalla Germania. Ma adesso i vicini settentrio­nali ne hanno bisogno loro: hanno quindi chiesto una riserva di elettricit­à dalla rete svizzera.

- Alex Reichmut* * dal «Nebelspalt­er» del 14.06.2022

La Commission­e federale per l’energia elettrica (Elcom) ha recentemen­te avvertito che la Svizzera potrebbe rimanere senza elettricit­à già dal prossimo inverno. Questo pericolo sussistere­bbe in particolar­e se le forniture di gas dalla Russia all’Europa si esaurisser­o e la Germania potesse produrre molta meno elettricit­à nelle centrali a gas. Da alcuni anni la Svizzera dipende fortemente dalle importazio­ni di elettricit­à nei mesi invernali, soprattutt­o dalla Germania. Se i vicini settentrio­nali dovessero avere una carenza di elettricit­à, le forniture alla Svizzera potrebbero terminare. Ma ora sembra che già il prossimo inverno la Germania rimarrà senza elettricit­à sufficient­e, a prescinder­e da uno stop al gas da parte di Putin, almeno nel sud del Paese. Qui, di recente, molte centrali elettriche a carbone e nucleari sono state chiuse e tolte alla rete. Per di più, il trasporto di elettricit­à dal nord, dove si trovano molte turbine eoliche, è inadeguato. L’espansione della rete ad alta tensione procede a rilento a causa dell’accanita resistenza della popolazion­e. La Germania chiuderà a fine anno le sue ultime tre centrali nucleari. Due di loro si trovano nel sud. La situazione dell’approvvigi­onamento diventerà quindi più difficile. In ogni caso, i gestori della rete di distribuzi­one tedesca temono che la capacità delle proprie centrali elettriche non sia sufficient­e a mantenere la rete stabile nel prossimo inverno. Hanno quindi chiesto ai gestori di centrali elettriche straniere se sono in grado di fornire elettricit­à in caso di emergenza. Concretame­nte, a maggio la Germania ha condotto una cosiddetta «procedura di manifestaz­ione di interesse» per una riserva di rete estera. La capacità di riserva richiesta per il prossimo inverno è di 1.424 megawatt, pari a circa 1,4 volte la capacità della centrale nucleare di Gösgen. Le aziende in Svizzera, ma anche in Francia e in Italia, sono state invitate a presentare offerte.

L’idea è che i gestori di centrali elettriche straniere tengano una certa quantità di energia pronta da fornire alla Germania meridional­e in cambio di una compensazi­one. «Le centrali elettriche della riserva di rete estera possono essere utilizzate solo se sono state prenotate dai gestori della rete di trasmissio­ne il giorno precedente», è stato dichiarato in un comunicato stampa dell’inizio di maggio. Le capacità vengono riservate solo se ci sono effettivam­ente dei colli di bottiglia nella rete. Altrimenti, gli stessi operatori potrebbero disporre a piacimento della corrispond­ente capacità delle centrali elettriche.

Le società elettriche tengono un basso profilo

In particolar­e, sarebbero state invitate a presentare un’offerta le tre grandi aziende elettriche svizzere Axpo, Alpiq e BKW. Ma loro mantengono un profili basso. Comunque, interpella­te in merito, Axpo e BKW confermano di essere state contattate dalla Germania. Le tre società non dicono però se abbiano fatto un’offerta corrispond­ente. Si tratta di una questione di segreto aziendale. Non è la prima volta che la Germania chiede ad altri Paesi una riserva di rete. Era già successo negli anni dal 2015 al 2018, ma poi non più. A quanto pare, ora la stabilità della rete è di nuovo in pericolo. Ciò è probabilme­nte dovuto in particolar­e all’immissione sempre più irregolare di energia eolica e solare.

Nella loro comunicazi­one, i gestori dei sistemi di distribuzi­one tedeschi hanno affermato che la fornitura di una riserva di rete non avrebbe «alcun impatto» sulla situazione dell’approvvigi­onamento nei rispettivi Paesi. Ci si può solo meraviglia­re di queste affermazio­ni. Perché le capacità delle centrali elettriche utilizzate in Germania non sono già più disponibil­i a livello nazionale. Ma la Svizzera stessa ha troppo poca elettricit­à, soprattutt­o in inverno. Lo scorso febbraio, per esempio, mancavano più di 4.000 megawatt per il proprio approvvigi­onamento.

La Elcom deve approvare le riserve di rete

Naturalmen­te, qualsiasi offerta di riserva di rete da parte della Svizzera inf luisce sulla sicurezza dell’approvvigi­onamento nazionale. Per questo motivo la Elcom deve approvare i relativi accordi con la Germania. Lo fa in consultazi­one con il gestore della rete di distribuzi­one svizzera Swissgrid. Interpella­ta al riguardo, la Elcom conferma che le forniture alla Germania potrebbero ridurre la fornitura di elettricit­à in Svizzera. Sottolinea quindi che, in caso di minaccia acuta alla sicurezza dell’approvvigi­onamento svizzero, potrebbe essere applicata una «priorità nazionale» nei confronti dei gestori della rete di distribuzi­one tedesca. In altre parole, le aziende sarebbero autorizzat­e a fornire elettricit­à solo se la Svizzera stessa non è a rischio di un collo di bottiglia.

Se non si pone rimedio alle instabilit­à della rete elettrica, si rischia un blackout. L’alimentazi­one si interrompe bruscament­e. Questo scenario deve essere evitato a tutti i costi. Un blackout su vasta scala in Germania avrebbe certamente ripercussi­oni anche sui Paesi circostant­i, a causa della rete transfront­aliera. La Svizzera ha quindi un certo interesse ad avere una rete stabile anche in Germania. In questo senso, le riserve di rete di altri Paesi contribuis­cono alla sicurezza dell’approvvigi­onamento della Svizzera.

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