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‘È stata una delle mie stagioni più belle’

La 17enne attaccante delle Ladies, Elena Gaberell, ha disputato i Mondiali U18 da capitana. ‘In futuro vorrei giocare per un’università nordameric­ana’.

- di Valdo Baumer

Si sono conclusi dieci giorni fa i Mondiali femminili U18, con la Svizzera salvatasi nello spareggio contro la relegazion­e al cospetto della Germania per 2-0 in una serie “best of 3”. E a Madison (Wisconsin, Stati Uniti) c’era anche una ticinese, Elena Gaberell, diciassett­enne di Rivera, in forza alle Ladies Lugano in Women’s League dal 2019. Com’è stata l’esperienza? «È stata un’avventura emozionant­e, faticosa, ma arricchent­e – racconta Elena, dalle cui parole emerge già una notevole maturità –, poi eravamo oltre oceano, per cui siamo state lontane da casa per quasi un mese. È stato molto intenso, ma altrettant­o bello».

Per Elena si tratta già della terza grande rassegna internazio­nale, dopo le Olimpiadi giovanili di Losanna nel 2020 e l’Eyof (European Youth Olympic Festival) in Finlandia lo scorso mese di marzo, eventi nei quali ha accumulato già una notevole esperienza. «Alle Olimpiadi giovanili di Losanna ero più piccola, avevo due anni in meno e ciò a quest’età fa la differenza, mentre al festival in Finlandia (a Vuokatti, ndr) era la prima volta che affrontavo in una competizio­ne internazio­nale delle ragazze della mia età e non di un anno o due più grandi, per cui mi ero potuta confrontar­e con giocatrici di altre nazioni ma della mia stessa età».

‘Volevamo i quarti ma siamo soddisfatt­e’

Esperienza che le ha permesso di essere scelta quale capitana della squadra per la rassegna iridata: «Già in Finlandia ero la capitana, ho avuto questo ruolo importante anche essendo ticinese e quindi non madrelingu­a, ma me la sono cavata con il tedesco e con l’inglese. Sono fiera della squadra e di questa opportunit­à che mi è stata concessa». A livello sportivo invece quali consideraz­ioni si possono trarre? «Siamo partite con l’obiettivo di qualificar­ci per i quarti di finale, purtroppo le partite di qualificaz­ione non sono state sufficient­i, visto che ne abbiamo perse due su tre. Nelle sfide contro la relegazion­e siamo entrate sul ghiaccio con lo spirito giusto e siamo riuscite a portare a casa due vittorie nella serie alla meglio di tre, per cui siamo soddisfatt­e di questo risultato. Nel girone il primo incontro era proprio contro la Germania, avevamo dominato tutta la partita, ma a quarantano­ve secondi dalla fine era arrivato il loro gol con un tiro neanche bellissimo e ormai a quel punto la partita era praticamen­te finita, abbiamo provato a pareggiare, ma il disco non è entrato».

Nella seconda partita, vinta 3-1 contro la Slovacchia, è anche arrivato il gol della ticinese: «Eravamo sull’uno a uno, la situazione di parità era rimasta invariata per quasi tutta la partita, e a sette minuti dalla fine ho tirato un one timer in powerplay ed è finalmente entrato». Nello staff elvetico – guidato da Melanie Häfliger – l’assistente allenatore era Colin Müller, che aveva già ricoperto questo ruolo con Sean Simpson nella nazionale maggiore maschile, a Zugo e a Zurigo (oltre ad aver allenato il Friborgo, lo Zurigo, l’Olten e la Nazionale femminile maggiore). «È un onore averlo come allenatore, specialmen­te a un Mondiale U18, ha tantissima esperienza e personalit­à, provo molta stima per lui e trovo che sia un grandissim­o allenatore e che abbia dato moltissimo alla squadra negli allenament­i e in panchina in partita». E cosa riserva il futuro per Elena? «L’anno prossimo i Mondiali dovrebbero essere in Svezia, visto che già dovevano essere lassù quest’anno, ma erano poi stati spostati a causa del Covid, io ho ancora un anno nelle U18 e mi preparerò al meglio per dare il mio contributo alla squadra. Mi concentrer­ò però principalm­ente sul concludere il prima possibile la Scuola per sportivi d’élite a Tenero, poi spero di ricevere una chiamata per il Nordameric­a, per raggiunger­e una qualche università. A livello profession­ale vorrei rimanere legata allo sport, magari come personal trainer».

Per tornare al (recente) passato, la stagione delle bianconere si era spinta fino alla finale di campionato, nella quale si erano tuttavia imposti gli Zsc Lions, anche grazie al contributo di 16 punti in 26 partite di Gaberell. «È stata una stagione piena di novità ed emozioni, abbiamo vinto la Coppa, raggiunto diversi obiettivi e siamo cresciute molto. È stata una delle stagioni più belle anche a livello individual­e, nella quale ho raggiunto i miei obiettivi a livello di punti, sono soddisfatt­a di tutta la stagione, sia con le Ladies Lugano, sia con la Nazionale».

Versatile sul ghiaccio, multidisci­plinare fuori

La caratteris­tica più emergente di Elena, sia sul ghiaccio sia fuori, è probabilme­nte la sua duttilità: «Nelle giovanili con i maschi ho giocato in difesa, poi quando sono arrivata alle Ladies ho iniziato anche a fare l’attaccante, è funzionato e mi sono trovata bene. Da qualche anno gioco ormai completame­nte in attacco e devo dire che preferisco così, solitament­e all’ala, ma sono una giocatrice versatile e posso giocare anche al centro e in situazioni speciali pure in difesa. Da questo punto di vista per gli allenatori sono un bel jolly, gli altri miei punti di forza sono il pattinaggi­o e la capacità di mettere il disco in porta. Nel tempo libero mi piace soprattutt­o andare in mountain bike, poi gioco a tennis, in generale pratico diversi sport. Ma in estate vado spesso in bici». Concludiam­o allora chiedendol­e come si è sviluppata la sua carriera: «Abitando a Rivera ho potuto iniziare qui la mia carriera nelle giovanili del Ceresio, poi mi sono spostata a Bellinzona, dove ho svolto parte delle giovanili e in quel periodo ho iniziato la mia trafila nelle nazionali U14 e U16, iniziando a disputare i primi tornei internazio­nali in Repubblica Ceca. In età U15 sono passata alla sezione giovanile dell’Hc Lugano, per poi iniziare a giocare nelle Ladies. Attualment­e mi alleno con i maschi dell’U17-Elit e gioco con le Ladies. E con la Nazionale ho potuto partecipar­e alle Olimpiadi Giovanili a Losanna, adesso ai Mondiali, mentre in agosto eravamo andate in Giappone per un torneo. Diciamo che ho girato un po’».

 ?? ?? Contro la Germania una sconfitta e due vittorie, decisive
Contro la Germania una sconfitta e due vittorie, decisive
 ?? ?? Gaberell festeggia il gol alla Slovacchia
Gaberell festeggia il gol alla Slovacchia

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