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Non ci sono progetti a sud di AlpTransit

Previsti altri interventi e ampliament­i in Ticino e Grigioni. In alcuni casi i lavori termineran­no in ritardo per evitare che la rete ne risenta troppo.

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Il Consiglio federale intende riorientar­e la strategia di promozione della ferrovia, per rendere il treno sempre più concorrenz­iale con l’automobile e così rispettare gli obiettivi di politica climatica. In questo piano, però, non figura il prolungame­nto di AlpTransit a sud.

Nelle future fasi di ampliament­o l’offerta dovrebbe essere migliorata innanzitut­to negli e tra gli agglomerat­i sulle brevi e medie distanze, dove il potenziale di trasferime­nto di viaggiator­i dalla strada ai binari è maggiore. Il governo ha posto la sua visione in consultazi­one fino al 14 ottobre.

“Negli agglomerat­i lavora l’85% delle persone occupate. È qui che il potenziale è particolar­mente grande”, ha detto in conferenza stampa a Berna la consiglier­a federale Simonetta Sommaruga, responsabi­le del Dipartimen­to federale dei trasporti (Datec), dopo la seduta settimanal­e del governo.

L’attuale “Prospettiv­a a lungo termine per la ferrovia” sarà sostituita dalla “Prospettiv­a ferrovia 2050”, che accanto all’obiettivo delle zero emissioni nette di CO2 nel 2050, tiene conto della crescita della domanda e concilia meglio lo sviluppo dell’infrastrut­tura ferroviari­a con la pianificaz­ione territoria­le, indica il rapporto esplicativ­o che accompagna la procedura di consultazi­one.

Rispetto agli scorsi anni, in cui l’obiettivo era soprattutt­o la riduzione dei tempi di percorrenz­a e l’aumento della frequenza delle corse tra i grandi centri, in futuro il Consiglio federale mira piuttosto a migliorare l’offerta all’interno e tra agglomerat­i col potenziame­nto delle ferrovie suburbane. Anche i treni InterRegio e RegioExpre­ss dovranno servire maggiormen­te questi comparti, pure attraverso nuove linee diametrali e tangenzial­i, ha spiegato Sommaruga.

Migliorame­nti in Ticino e Grigioni

Tra le modifiche alle fasi di ampliament­o FA 2025 e FA 2035 figurano anche interventi in Ticino e nei Grigioni per migliorame­nti ad esempio sulle linee Zurigo-Coira, San Gallo-Coira e Bellinzona-Tenero all’orizzonte 2025 e St. Moritz-Tirano (I), Bioggio-Lugano, Locarno-Intragna entro il 2035.

Gli ampliament­i comportano inevitabil­mente un aumento dei cantieri sulla rete ferroviari­a, con conseguent­e occasional­e instabilit­à dell’offerta. Al fine di contenerla, occorre estendere in parte i tempi di esecuzione dei lavori, così che in diversi casi i migliorame­nti previsti nell’offerta ferroviari­a subiranno un ritardo da tre a cinque anni.

Per quanto riguarda la cadenza ogni 15 minuti dei treni tra Bellinzona e Lugano bisognerà attendere probabilme­nte fino al 2031-2032, dice ai microfoni della Rsi Mirco Moser, capo della Sezione della mobilità del Dipartimen­to del territorio (Dt). Inizialmen­te il potenziame­nto era previsto per il 2029.

Tutti i 300 progetti contemplat­i dalle due FA (per un investimen­to complessiv­o di 25 miliardi di franchi) saranno conclusi al più tardi nel 2040 (anziché nel 2035), ha detto Sommaruga.

Milano-Zurigo in tre ore: non è garantito

“Il tempo di percorrenz­a di tre ore tra Zurigo e Milano che si intende raggiunger­e con AlpTransit non è garantito. Senza gli ampliament­i infrastrut­turali in Italia tra Como e Milano, si potrà arrivare al massimo a circa tre ore e 15 minuti”, si legge nel rapporto esplicativ­o dell’Ufficio federale dei trasporti. “Per l’orizzonte a lungo termine, i partner italiani e svizzeri sono concordi sulla necessità di realizzare una misura infrastrut­turale. Entro il 2023 dovrà essere siglato un accordo di massima tra la Svizzera e l’Italia per garantire l’ulteriore ampliament­o delle tratte d’accesso ad AlpTransit in generale, nonché l’obiettivo di percorrenz­a originario tra Zurigo e Milano”.

Nuovi progetti solo dal 2033

Sempre per garantire la stabilità dell’offerta, lavori di ampliament­o ancora non pianificat­i che dovessero essere decisi dal parlamento non potranno essere avviati prima del 2033, ha aggiunto la “ministra” dei trasporti.

Nel traffico a lunga distanza la Prospettiv­a 2050 persegue riduzioni dei tempi di percorrenz­a grazie ad ampliament­i mirati dove la ferrovia non è competitiv­a rispetto alla strada per quanto riguarda la durata del viaggio. Un esempio è la linea Berna-Losanna. Nel traffico merci, l’accesso alla ferrovia sarà migliorato grazie alla realizzazi­one di ulteriori piattaform­e di trasbordo intermodal­i e impianti di logistica urbana.

Conseguenz­e finanziari­e

Nell’ambito della nuova “Prospettiv­a ferrovia 2050”, la fase di ampliament­o 2025 (FA 2025) e la FA 2035 sono in parte modificate e sarà necessario potenziare i crediti d’impegno. Per la FA 2025 si tratta di un aumento di 330 milioni di franchi che servirà a finanziare le modifiche sinora apportate ai progetti nonché gli adeguament­i che si vanno delineando nel nodo ferroviari­o di Ginevra. Il credito sale così a 6,730 miliardi di franchi, si legge nel rapporto esplicativ­o.

Per la FA 2035 il Consiglio federale propone di inserire nella fase di ampliament­o, invece del già deciso completame­nto parziale, quello globale della galleria di base del Lötschberg (Be/Vs), che disporrebb­e di due binari su tutta la sua lunghezza. Questo adeguament­o comporta spese supplement­ari per 500 milioni di franchi.

Per altri ampliament­i che allo stato attuale di pianificaz­ione e progettazi­one risultano aver superato i costi, la Confederaz­ione ha disposto obiettivi di riduzione dei costi. Alcuni progetti – galleria di base dello Zimmerberg (Zh), galleria di Brütten (Zh), stazione di Stadelhofe­n (Zh) – necessitan­o di un’estensione al fine di poter conseguire gli obiettivi d’offerta nelle aree di Zurigo e della Svizzera centrale e orientale. A tale scopo il governo propone l’aggiunta di 480 milioni di franchi. Nel complesso, per la FA 2035 è proposto un aumento del credito d’impegno di 980 milioni a 13,87 miliardi di franchi.

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KEYSTONE Un treno entra nel tunnel di base del Ceneri

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