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Aumentano le deduzioni per i premi assicurati­vi

Chiesa: più soldi al ceto medio in un momento di rincari

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Berna – Il Consiglio federale propone di aumentare, nell’ambito dell’imposta federale diretta, le deduzioni per i premi assicurati­vi e gli interessi dei capitali a risparmio. Nella sua seduta odierna, indica una nota, il governo ha infatti adottato il messaggio concernent­e la relativa modifica della normativa sull’imposta federale diretta. Con questo progetto di legge, il Consiglio federale attua la mozione del consiglier­e nazionale dell’Udc Jean-Pierre Grin (Vaud).

La deduzione massima per le persone sole passerebbe dagli attuali 1’700 franchi a 3’000, la deduzione massima per i coniugi dagli attuali 3’500 franchi a 6’000, le deduzioni per ogni figlio o persona bisognosa dagli attuali 700 franchi a 1’200. Il progetto di legge, come detto, trae origine dalla mozione ‘Aumento delle deduzioni forfettari­e dell’imposta federale diretta per compensare i premi delle assicurazi­oni malattie eccessivi’, depositata dal consiglier­e nazionale Grin. La procedura di consultazi­one si è svolta dall’11 giugno all’8 ottobre 2021. La maggioranz­a dei partecipan­ti si è dichiarata favorevole all’aumento delle deduzioni.

Ovviamente soddisfatt­a l’Udc, che accoglie con favore l’attuazione della mozione: “Il Consiglio federale aumenta le deduzioni per i premi assicurati­vi e gli interessi dei capitali a risparmio, in questo modo si ottiene uno sgravio mirato per le classi medie”. L’attuazione della mozione democentri­sta “alleggerir­à l’onere per i contribuen­ti svizzeri che lavorano duramente, lasciandol­i con più soldi nel portafogli­o”. Nell’ambito dell’imposta federale diretta, il progetto, si legge ancora nella nota governativ­a, “comportere­bbe una diminuzion­e delle entrate stimata a circa 400 milioni di franchi all’anno, di cui circa 315 milioni sarebbero a carico della Confederaz­ione e circa 85 milioni a carico dei Cantoni”. Vista “la situazione finanziari­a” della

Confederaz­ione e dei Cantoni, il Consiglio federale “esprime preoccupaz­ione per queste minori entrate”.

Commenta, da noi interpella­to, il consiglier­e agli Stati ticinese e presidente dell’Udc nazionale

Marco Chiesa: «I prezzi, segnatamen­te quelli della benzina e del gasolio, stanno aumentando in modo sensibile e l’inflazione sta sciogliend­o il potere d’acquisto dei cittadini svizzeri come neve al sole. Ancora una volta, la classe media è particolar­mente colpita. L’attuazione della mozione dell’Udc alleggerir­à, giustament­e, l’onere fiscale per i contribuen­ti e le famiglie del ceto medio, lasciando più soldi nel portafogli­o delle economie domestiche».

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