Il San Giorgio negli scatti di un fotografo di fama mondiale
Heinz Plenge alla scoperta del Patrimonio Unesco
Il suo archivio conta oltre un milione d’immagini scattate in quattro continenti. Tra queste ci saranno anche quelle del Monte San Giorgio. Grazie a una collaborazione tra le cattedre Unesco dell’Università di Genova e dell’Università della Svizzera italiana, Heinz Plenge, fotografo naturalista peruviano di fama mondiale, è arrivato in Ticino e ha conosciuto il Monte Patrimonio mondiale dell’Unesco. Grazie alla disponibilità e all’interessamento della Fondazione Monte San Giorgio, Plenge ha potuto produrre i primi scatti al Museo dei fossili (un luogo che, come ammesso dallo stesso fotografo, «ha risvegliato la mia curiosità»), in alcuni luoghi di scavo e al Parco archeologico di Tremona. Commentando, ieri mattina a Mendrisio, i suoi primi scatti («mi ha impressionato il modo come hanno preso forma gli insediamenti rispetto alla Montagna»), Plenge si è detto molto interessato a continuare la sua ricerca sul Monte San Giorgio (e ha già manifestato curiosità anche per la Grotta dell’Orso sul Monte Generoso). Un interesse confermato anche dalle due cattedre Unesco e da Whes, l’associazione mantello nazionale che si occupa della messa in rete dei Patrimoni svizzeri dove siede anche la direttrice dell’Organizzazione turistica regionale Nadia
Fontana-Lupi. I due enti stanno considerando di riuscire a raccontare questo luogo attraverso delle fotografie che potrebbero essere eventualmente accompagnate da testi scientifici e diventare una pubblicazione.
Obiettivo turismo sostenibile
Le cattedre Unesco di Genova (presente Adine
Gavazzi, membro fondatore) e dell’Università della Svizzera italiana (rappresentata dalla coordinatrice Silvia De Ascaniis e dalla collaboratrice scientifica Anna Picco-Schwendener) collaborano dal 2019 per promuovere il patrimonio dell’umanità e un turismo sostenibile attraverso l’uso dei media digitali. Una serie di conferenze sul Machu Picchu ha portato alla creazione di una collezione, messa a disposizione a uso scientifico, con le immagini di Fernando Astete all’interno dell’Iconoteca dell’Accademia di Mendrisio. Attualmente è in fase di sviluppo una prima mostra digitale su Google Arts & Culture con una selezione di foto di Heinz Plenge, per comunicare il patrimonio mondiale attraverso le emozioni, il potere e la bellezza delle sue immagini. La collaborazione, come visto, è da poco estesa anche al Monte San Giorgio: gli scatti del fotografo peruviano permettono, e anzi favoriscono, una convergenza delle attività scientifiche e divulgative delle due cattedre.
P.COL.