Lo stato attuale
Le temperature più elevate in genere intensificano il ciclo idrologico globale. Circa 4 miliardi di persone (su 7,8 miliardi di esseri umani sulla Terra) sperimentano già una grave carenza d’acqua per almeno un mese all’anno. Sempre più persone (circa 700 milioni) soffrono periodi di siccità più lunghi rispetto al 1950. La popolazione globale esposta a siccità estrema ed eccezionale aumenterà dal 3 all’8% nel XXI secolo. Negli ultimi due decenni, il tasso globale di perdita di massa dei ghiacciai ha superato 0,5 metri di acqua equivalente per anno, con un impatto sugli esseri umani e sugli ecosistemi. Il cambiamento climatico antropogenico ha contribuito ad aumentare la probabilità e la gravità dell’impatto della siccità (specialmente siccità agricola e idrologica) in molte regioni.
A livello globale, tra il 1983 e il 2009, circa tre quarti delle aree coltivate globali (454 milioni di ettari) hanno subito perdite di rendimento indotte dalla siccità meteorologica, con perdite di produzione cumulative corrispondenti a 166 miliardi di dollari. Anche l’attuale produzione globale termoelettrica e idroelettrica è influenzata negativamente dalla siccità, con una riduzione dal 4 al 5% dei tassi di utilizzo delle installazioni durante gli anni di siccità rispetto ai valori medi a lungo termine dagli anni 80. Il cambiamento climatico e i cambiamenti nell’uso del suolo e l’inquinamento delle acque sono i fattori chiave della perdita e del degrado degli ecosistemi d’acqua dolce. Si prevede che i futuri impatti dei cambiamenti climatici su vari settori dell’economia legati all’acqua ridurranno il prodotto interno lordo (Pil) globale, con perdite maggiori previste nei Paesi a basso e medio reddito. I rischi di siccità e inondazioni e i danni sociali aumenteranno con l’aumentare del riscaldamento globale.