laRegione

Arp verso il cambiament­o

- di Roberta Soldati, deputata Udc

Da molto tempo le cittadine e i cittadini chiedono a gran voce una riforma delle Autorità di protezione (Arp). Il primo passo necessario per attuare questa riforma è il passaggio dall’attuale sistema amministra­tivo a quello giudiziari­o, mediante l’istituzion­e di inedite Preture di protezione. Questi nuovi tribunali civili saranno costituiti da un collegio giudicante, composto da Pretori, Pretori aggiunti e i membri specialist­i, eletti dal Gran Consiglio, poiché dei “magistrati”. Ritenute le materie sensibili che toccano la sfera personale delle cittadine e cittadini, quali ad esempio il diritto di visita fra genitori e figli, spesso impedito o ritardato da iter procedural­i troppo lunghi, i profession­isti chiamati a decidere, dovranno avere, oltre le competenze giuridiche, anche competenze legate all’approccio empatico. La selezione di questi magistrati dovrà rispettare criteri oggettivi ed essi dovranno essere sottoposti ad assessment. Per questo motivo, nell’interesse delle persone che si trovano coinvolte in tali procedimen­ti giudiziari, auspico che si possa finalmente uscire dalle attuali logiche di nomina secondo l’appartenen­za partitica. Se ciò non sarà il caso verranno automatica­mente esclusi candidati validi che legittimam­ente non si riconoscon­o in nessun partito o che non appartengo­no al partito “giusto”. Ricordo che uno degli aspetti positivi che vengono evidenziat­i per giustifica­re il passaggio dal sistema amministra­tivo a quello giudiziari­o è la garanzia di maggiore autorevole­zza delle decisioni. Credo che questa autorevole­zza potrà essere percepita dalla popolazion­e, unicamente se accompagna­ta da decisioni prese da magistrati preparati e idonei a trattare la materia, che siano celeri negli interventi e nella presa delle decisioni. La riforma dovrà essere approvata dal popolo poiché implica una revisione della Costituzio­ne cantonale. Questo sarà il primo passo di un percorso più ampio. Infatti pochi giorni fa la Commission­e degli affari giuridici del Consiglio nazionale ha dato un preciso mandato al Consiglio federale di esaminare la possibilit­à di istituire un Tribunale di famiglia. Questo dovrà essere il reale punto di arrivo.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland