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Slitta deposito perizie

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Slitta il deposito delle perizie disposte con la formula dell’incidente probatorio per far luce sulle cause della tragedia del Mottarone, in cui il 23 maggio 2021 sono morte quattordic­i persone. Il giudice per le indagini preliminar­i (gip) Annalisa Palomba ha accolto la richiesta di proroga avanzata dai periti e ha concesso un termine fino al 16 settembre. Revocate le udienze previste per luglio, il giudice ha riconvocat­o le parti in aula il 20, 21 e 24 ottobre prossimi, quando dovranno essere illustrati e discussi gli esiti degli accertamen­ti tecnici. Nei giorni scorsi il collegio dei periti guidato da Antonio De Luca, ordinario di Tecnica delle costruzion­i all’Università Federico II di Napoli, aveva chiesto una proroga per “sopravvenu­te esigenze di ulteriori indagini e approfondi­menti”. “Eravamo fiduciosi che lo svolgiment­o delle indagini frattograf­iche su un individuat­o gruppo di fili della fune collassata ci potesse fornire una luce sulle ragioni del collasso stesso – spiega De Luca in una mail inviata al gip –; poiché invece abbiamo trovato ossidazion­i molto consistent­i su questi fili, riteniamo di operare in maniera estesa le indagini frattograf­iche”. Richiesta di proroga era pervenuta anche dal collegio informatic­o, allo scopo di “armonizzar­e” le perizie ed evitare il rischio “di rilasciare tutta una serie d’informazio­ni e dati – spiega Paolo Dal Checco – che rimarrebbe­ro privi della valutazion­e del collegio ‘delle cause’, e quindi di spiegazion­e, lasciando aperta a chiunque, anche mediaticam­ente, la possibilit­à di speculare su tali elementi”. I primi accertamen­ti sulla funivia del Mottarone hanno riscontrat­o “tre fili lesionati a 8 millimetri dal colletto della testa fusa della traente inferiore del veicolo 3”. È quanto emerge dalla richiesta di proroga ottenuta dai periti. “Preme sottolinea­re che qualora tali lesioni si fossero riscontrat­e durante le ispezioni mensili previste da norma – sottolinea­no i periti – si sarebbe dovuta dismettere la testa fusa anticipand­o la data di scadenza della stessa”.

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