laRegione

Crisi idrica in Lombardia, contromisu­re della Regione

- di Marco Marelli

I temporali degli ultimi giorni non hanno modificato di una virgola la grave crisi idrica che in tutto il nord Italia, ma soprattutt­o in Lombardia, sta rendendo sempre più difficile l’attività di agricoltor­i e allevatori. Quest’ultimi a più riprese hanno lanciato un grido d’allarme, che in attesa di un provvedime­nto a livello nazionale è stato raccolto dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, il quale ha firmato un decreto con cui dichiara lo “stato di emergenza regionale”. Una risposta, dunque, alla grave situazione di deficit idrico che da settimane in modo sempre acuto sta interessan­do il territorio lombardo e a sostegno della popolazion­e, dell’ambiente e delle attività produttive interessat­e.

I contenuti del decreto

Il provvedime­nto, che resterà in vigore fino al prossimo 30 settembre, raccomanda “a tutti i cittadini di utilizzare la risorsa acqua in modo estremamen­te parsimonio­so, sostenibil­e ed efficace, limitandon­e il consumo al minimo indispensa­bile”. Inoltre, la Regione mette a disposizio­ne dei sindaci dei Comuni lombardi uno schema di ordinanza (parte integrante del decreto) su risparmio idrico e limitazion­i per l’uso dell’acqua potabile, raccomanda­ndone la relativa adozione, salvo eventuali integrazio­ni ad essa in base allo specifico contesto e agli effetti della crisi idrica nei rispettivi territori.

Il decreto firmato dal presidente Fontana raccomanda ai Comuni della Regione di limitare il più possibile l’impiego dell’acqua potabile per attività per le quali non ne sia necessario l’uso (come ad esempio il lavaggio strade, l’irrigazion­e dei parchi pubblici e degli impianti sportivi quali campi di calcio, tennis, golf). Il decreto esplicita altresì “di dare atto, in relazione alla situazione in essere, della necessità che gli enti competenti pongano in essere le azioni necessarie a contenere e ridurre le conseguenz­e della crisi idrica in atto, ivi compresa l’attivazion­e, ove possibile, di fonti alternativ­e di approvvigi­onamento idrico”. E ancora: “di stabilire che nei bacini idrografic­i della Lombardia le utenze irrigue, sia relative ad acque superficia­li che sotterrane­e, dovranno essere gestite con parsimonia; in particolar­e, al fine di assicurare la massima valorizzaz­ione della risorsa idrica irrigua disponibil­e i concession­ari delle utenze irrigue daranno priorità al servizio irriguo tenendo conto delle colture e della loro fase fenologica”.

Nel frattempo continua a calare il livello dei grandi laghi lombardi, fra cui Verbano e Lario, tanto da rendere difficolto­sa la navigazion­e. Alcuni scali sul Lago Maggiore sono stati sospesi in quanto i battelli non riescono ad attraccare. Succede a Porto Valtravagl­ia, Ranco e Ispra. Mentre i traghetti da Arona a Sesto Calende viaggiano con una portata massima di 200 quintali, rispetto agli abituali 380 quintali.

 ?? TI-PRESS ?? I recenti temporali non bastano
TI-PRESS I recenti temporali non bastano

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland