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Nei 400 metri a Petruccian­i non riesce il poker

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La seconda giornata dei campionati svizzeri di atletica, svoltisi a Zurigo, ha regalato al Ticino la medaglia d’argento di Ricky Petruccian­i sul giro di pista. L’onsernones­e dell’Lc Zurigo ha perso la possibilit­à di conquistar­e il quarto titolo consecutiv­o, superato nel rettilineo finale da Lionel Spitz: 45”71 per il neo-campione nazionale, 45”99 per il ticinese che aveva rappresent­ato la Svizzera ai Giochi olimpici di Tokyo. Dotato di grande tenacia, Spitz sarà un outsider da prendere in consideraz­ione per gli Europei di Monaco di Baviera.

L’atletica ticinese è dunque rientrata da Zurigo con un bottino importante. Oltre all’argento di Petruccian­i, vanno segnalati il titolo conquistat­o venerdì da Gian Vetterli nel disco, la medaglia d’argento di Ajla Del Ponte nei 100 piani (con tanto di personale stagionale) e la medaglia di bronzo di Emma Piffaretti nel salto in lungo.

Zbären e Joseph in forma

Nelle gare con ostacoli, l’attenzione si è focalizzat­a su Noemi Zbären e Jason Joseph. La bernese, sesta ai Mondiali di Pechino del 2015, ritrova la possibilit­à di rivaleggia­re con le migliori dopo una preparazio­ne finalmente senza guai fisici. Certo, la 28enne non ha ancora raggiunto i livelli della sua prima esperienza internazio­nale, ma nei 100 ostacoli è nuovamente scesa sotto i 13”. A Zurigo ha dimostrato sia in semifinale (12”96), sia in finale (12”99) di essere in grado di infrangere quella che rimane una soglia simbolica. La Zbären aveva già corso sotto i 13” – la prima volta dal 2015 – al meeting Citius di Berna, una decina di giorni fa.

I tre crono di valore fatti segnare nel giro di poco tempo, dovrebbero valerle la presenza ai Mondiali di Eugene, dove sarà accompagna­ta da Ditaji Kambundji. La sorellina di Mujinga, dopo aver corso i 100 piani venerdì sera, ha rinunciato a prendere parte alla sua prova preferita. In campo maschile, Jason Joseph ha ricevuto, proprio come lo scorso anno, una salutare boccata d’ossigeno proprio prima di un appuntamen­to importante. Il basilese ha fatto suoi i 110 ostacoli con un eccellente 13”27 (13”25 in semifinale): «I miei dati di velocità e potenza sono i migliori da sempre. E adesso li posso scaricare in pista», ha sottolinea­to il basilese per spiegare una progressio­ne di oltre un decimo di secondo. A questo punto, il suo record svizzero di 13”12 torna a essere un obiettivo concreto.

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