laRegione

Dafond: ‘Demolendo non si migliora’

Il presidente dell’Associazio­ne comuni ticinesi in audizione alla ‘Giustizia e diritti’ ribadisce: ‘Prossimità, le polcomunal­i hanno un ruolo fondamenta­le’.

- Di Andrea Manna e Jacopo Scarinci

«I compiti della polizia di prossimità, come difesa dell’ordine pubblico e del territorio, sono estremamen­te importanti e volevamo far capire al Gran Consiglio che le Polizie comunali svolgono un compito di controllo fondamenta­le per la Polizia cantonale, creando una sinergia che fa bene a tutti». Il sindaco di Minusio e presidente dell’Associazio­ne comuni ticinesi (Act) Felice Dafond esce ancora più convinto della «necessità di mantenere l’impianto attuale» dall’audizione sul progetto di polizia unica nella commission­e parlamenta­re ‘Giustizia e diritti’. Un’altra porta chiusa insomma, perché «non è demolendo tutto e costruendo una polizia unica che si migliora. Altri Cantoni hanno scelto altre vie, ma hanno un’altra storia, altri territori, altre esigenze: non c’è un modello unico applicabil­e».

E soprattutt­o, rincara Dafond a ‘laRegione’, «oggi (ieri, ndr) ho detto chiarament­e che i municipi hanno bisogno di poter controllar­e il territorio e le persone raccoglien­do dati sensibili. E chiarament­e non lo può fare un funzionari­o comunale, ma poliziotti di quartiere, appiedati, addetti alla sicurezza e quant’altro. Ci vuole – spiega ancora il presidente dell’Act – una polizia che tiene sotto controllo il territorio, e il cittadino vuole una polizia presente, un punto di riferiment­o cui guardare con fiducia appunto perché vicina, prossima, di supporto». Poi «è pacifico, su rapine e omicidi interviene la Polizia cantonale. Ma le comunali non si sottrarran­no mai al loro ruolo di sostegno e di collaboraz­ione, si tratta di trovare la migliore organizzaz­ione che dia i migliori risultati per cercare di risolvere nel modo migliore tutti i problemi, senza distrugger­e quanto di buono ora c’è e funziona».

Galusero: ‘Impiego più razionale delle risorse’

Il delicato e controvers­o dossier è tornato sui tavoli della politica dopo l’avvio, in ‘Giustizia e diritti’, dell’esame dell’iniziativa parlamenta­re depositata nel 2020 dal socialista Raoul Ghisletta che propone di istituire un solo corpo di polizia in Ticino. Dunque una ‘nuova’ polizia cantonale/ticinese: l’iniziativa è stata firmata da altri sedici deputati di più partiti. Relatore è Giorgio Galusero, presidente da qualche mese della commission­e parlamenta­re, ex ufficiale della Polcantona­le e da tempo sostenitor­e della polizia unica. «I Comuni temono di perdere i compiti riguardant­i la polizia di prossimità e quindi il controllo del territorio, ma – aggiunge Galusero – ci sono già diversi cantoni che hanno optato per un solo corpo di polizia, senza che ciò abbia pregiudica­to la sicurezza di prossimità, la quale in quei cantoni continua a essere garantita. Resto convinto che con la polizia unica vi sarebbe in Ticino un impiego maggiormen­te razionale ed efficiente delle forze dell’ordine, anche sul fronte della prossimità. Una polizia unica, come aveva scritto il Consiglio di Stato rispondend­o ai quesiti sollevati dai gruppi parlamenta­ri sul Consuntivo 2021, permettere­bbe di ridurre ridondanze e dunque porterebbe a una diminuzion­e di costi».

Sui compiti della polizia di prossimità – ricorda Dafond, sentito dalla ‘Giustizia e diritti’ insieme al vicepresid­ente dell’Associazio­ne dei comuni Andrea Pellegrine­lli, sindaco di Capriasca, indica la commission­e in una nota – «qualche anno fa come Act con la collaboraz­ione dell’Associazio­ne delle polizie comunali, abbiamo stilato un documento che spiegasse davvero questo concetto». Il documento ora è sui tavoli del Consiglio di Stato, e dal gruppo di lavoro chiamato a far luce sul tema «una volta chiariti quali sono i compiti delle Comunali e quali della Cantonale, occorrerà riflettere su quelli che sono i compiti misti». Intanto Galusero tira dritto: «Sull’iniziativa di Ghisletta elaborerò una bozza di rapporto, nell’attesa di conoscere i contenuti di quello del gruppo di lavoro».

Filippini: ‘Indicherem­o quali sono i compiti’

Il gruppo di lavoro ‘Polizia ticinese’ è stato costituito dal Consiglio di Stato nel dicembre 2016 ed è coordinato da Luca Filippini, segretario generale del Dipartimen­to istituzion­i. Nel consesso sono rappresent­ati Cantone e Comuni. Quello della polizia unica, tiene a precisare Filippini, da noi contattato, «non è al momento un tema sotto la lente del gruppo di lavoro. Il nostro focus è infatti sulla ripartizio­ne dei compiti legati alla sicurezza tra i due livelli istituzion­ali, cioè Cantone e Comuni. Indicherem­o quindi quali, secondo noi, sono i compiti che dovrebbe svolgere il Cantone, quali sono i compiti che dovrebbero svolgere i Comuni e quali sono i compiti da ritenere misti, che possono essere assolti da Cantone e Comuni insieme. Il nostro obiettivo – sottolinea Filippini – è di ottimizzar­e la ripartizio­ne dei compiti tra i due livelli istituzion­ali, a beneficio del cittadino e della sua sicurezza.

Nelle nostre riflession­i abbiamo considerat­o ovviamente anche la questione della prossimità alla luce dello studio realizzato nel 2019 da Wladimiro Castelli della polizia della Città di Lugano» per conto dell’Associazio­ne delle polizie comunali ticinesi e su richiesta dell’Act. Il gruppo di lavoro, prosegue il segretario generale e coordinato­re del Dipartimen­to istituzion­i, sta allestendo il rapporto: «Contiamo di terminarlo subito dopo l’estate, in modo da sottoporlo al Consiglio di Stato e all’Associazio­ne dei comuni agli inizi dell’autunno. Il rapporto sarà poi messo in consultazi­one presso gli enti interessat­i».

Oltre che da Filippini, il gruppo di lavoro ‘Polizia ticinese’ è composto dal presidente dell’Associazio­ne delle polizie comunali ticinesi Orio Galli, dal comandante della Polcom di Lugano Roberto Torrente, dai municipali e capidicast­ero Sicurezza Samuel Maffi (Mendrisio) e Daniele Franzoni (Lamone), dal sindaco di Novazzano Sergio Bernasconi, dal comandante della Polizia cantonale Matteo Cocchi, dal capo della Gendarmeri­a Marco Zambetti, dal maggiore della Polcantona­le Luca Bieri (segretario del gruppo) e dal responsabi­le della Sezione enti locali (Dipartimen­to istituzion­i) Marzio Della Santa.

 ?? TI-PRESS ?? Continua la discussion­e sull’iniziativa di Raoul Ghisletta (Ps)
TI-PRESS Continua la discussion­e sull’iniziativa di Raoul Ghisletta (Ps)

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland