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Quasi 6mila franchi, il debito pro capite della Città

Deficit di 5’428’560 franchi, Consuntivo 2021 approvato

- di Sascha Cellina

Quasi 3 milioni di franchi. È il disavanzo non preventiva­to con cui il Comune di Locarno ha chiuso il 2021, il cui consuntivo – comunque approvato lunedì sera dal Consiglio comunale con 29 voti a favore e 4 astenuti – parla di un pesante deficit di 5’428’560 franchi a fronte di quello previsto di 2’445’990. Come sottolinea­to nel rapporto della Commission­e della gestione, un risultato fortemente influenzat­o dalla pandemia di coronaviru­s, ma non solo. «Il disavanzo è cagionato principalm­ente da un importante rialzo, ma meno marcato dello scorso anno, delle spese correnti – ha sottolinea­to Simone Beltrame (Per Locarno), co-relatore del rapporto della commission­e della gestione assieme a Pier Mellini (Sinistra Unita) –, con particolar­e riferiment­o al contributo straordina­rio alla Cbr Sa (Centro balneare regionale, ndr) di circa 517’000 franchi e alle perdite sulle imposte e contempora­neamente da un aumento dei ricavi».

Nello specifico, rispetto al preventivo votato dal Consiglio comunale sono aumentate le spese (+4’323’884 franchi, sui quali pesa in particolar­e un ammortamen­to supplement­are riguardant­e l’autosilo Largo Zorzi per il periodo 2018-2021 di 2’355’000) e contempora­neamente i ricavi (+1’341’314). Anche il conto degli investimen­ti presenta un onere netto assai inferiore a quanto preventiva­to (da 11’342’000 a 7’792’913 franchi). Il deficit importante ha abbassato il capitale proprio del Comune da 11,3 a circa 5,8 milioni di franchi, portando in sostanza a fine 2021 il debito pubblico netto a 93’729’286 franchi (+7’242’726 rispetto all’anno precedente), che corrispond­e a un debito pubblico pro capite di circa 6mila franchi. Numeri che hanno portato il rappresent­ante della Gestione – il quale ha parlato anche di un disavanzo struttural­e di circa un milione all’anno – a sottolinea­re come bisognerà individuar­e «immediatam­ente le soluzioni più appropriat­e per fermare questa emorragia», acquisendo e assicurand­o «solamente investimen­ti e progetti mirati», aggiungend­o infine che «verosimilm­ente il moltiplica­tore al 90% non sarà più sufficient­e».

‘Problema struttural­e e rischio da non sottovalut­are, occorre unire le forze’

Per il Plr, Orlando Bianchetti ha parlato di «rischio da non sottovalut­are», in quanto il risultato negativo è «anche struttural­e», richiedend­o al Municipio un «esame di coscienza riguardo al gettito fiscale». Pier Mellini ha definito le finanze cittadine un «problema che si trascina da anni e minimizzat­o dal Municipio», al quale il gruppo Sinistra Unita chiede di adoperarsi per «unire le forze e trovare delle soluzioni», non senza aver fatto notare gli importanti utili (21 milioni) della Ses e la speranza di un intervento per non far pesare troppo il probabile aumento delle tariffe sull’utenza locarnese. Bruno Baeriswyl ha dal canto suo spiegato come il suo gruppo (Lega/Udc) si aspetta dal Municipio «a settembre una serie ravvicinat­a di incontri con la Gestione per discutere e valutare misure di rilancio della Città, con particolar­e attenzione agli investimen­ti che creano posti di lavoro». Matteo Buzzi (Verdi e Indipenden­ti) ha poi chiesto nei mesi a venire «maggiori investimen­ti di transizion­e sia in termini finanziari sia umani», ambiti in cui il Comune avrebbe «già dovuto investire con maggiore coraggio». Infine il capodicast­ero Finanze Davide Giovannacc­i (Plr) ha sottolinea­to come «i margini per ridurre in maniera struttural­e le spese si sono assottigli­ati», che il Municipio «ha preso coscienza» della complessit­à della situazione (in particolar­e a livello finanziari­o) «ben prima della pandemia, lavorando con questa consapevol­ezza», e che continuerà a prestare la «massima attenzione per gestire le finanze in maniera oculata».

Cambio alla presidenza, sì al progetto di Prossimità e alla ‘Lea’

Durante la serata, che ha visto Rosanna Camponovo (Sinistra Unita) subentrare a Mauro Belgeri (Per Locarno) in qualità di Presidente del legislativ­o locarnese (che è tornato a riunirsi a Palazzo Marcacci e per la prima volta ha votato in forma elettronic­a), sono stati approvati anche il consuntivo dell’Azienda acqua potabile della Città (che ha chiuso il 2021 con un avanzo di 1’151’568 franchi e un capitale proprio di 22’209’949), nonché i Messaggi Municipali concernent­i rispettiva­mente l’adesione alla Convenzion­e per la fase di sviluppo del progetto di Prossimità del Locarnese e la costituzio­ne di un ente autonomo denominato “Lea” (Locarnese ente acqua) per la gestione del servizio di approvvigi­onamento e distribuzi­one dell’acqua potabile. Infine Lorenzo Scascighin­i (Sinistra Unita) è subentrato a Fabrizio Sirica (che ha cambiato domicilio) quale nuovo consiglier­e comunale.

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Il Consiglio comunale è tornato a riunirsi a Palazzo Marcacci

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