laRegione

Il rosso e il verde: alleanza spontanea e naturale

- di Yannick Demaria, membro direzione Giso Svizzera

Un’alleanza elettorale e programmat­ica fra socialisti e verdi è quanto di più utile e lungimiran­te si possa immaginare oggi per la Svizzera e il Ticino. Frenare questo processo significhe­rebbe sempliceme­nte perpetuare e favorire la conservazi­one.

La destra nega l’emergenza climatica, non rispetta la dignità del lavoro e calpesta le libertà e i diritti di chi fatica o non è ricco. Con le sue parole aggressive o ingannevol­i, attacca la democrazia stessa. Il suo incessante lavorìo per l’indebolime­nto dello Stato e del servizio pubblico – pure nel campo dei media – unito alla propaganda nazionalis­ta e xenofoba, è la scaltra e voluta contraddiz­ione su cui fonda la sua politica che favorisce l’egemonia delle grandi concentraz­ioni finanziari­e in Svizzera e all’estero, tradendo così le classi popolari e l’intero paese. Bisogna fermarla, con convinzion­e e coraggio. Noi, qui in Ticino, dobbiamo fare la nostra parte!

Quando le destre economiche e politiche ci dicono che le risorse per la ridistribu­zione e per una maggiore giustizia sociale e climatica non ci sono, mentono sapendo di mentire. Sanno che queste ricchezze si trovano dove sono permessi il loro occultamen­to e la loro concentraz­ione, fondati sull’elusione fiscale e una politica squilibrat­a e ingiusta.

Le mobilitazi­oni giovanili, nate spontaneam­ente per denunciare l’emergenza climatica, lo sfruttamen­to lavorativo, per la parità di genere e contro il razzismo, sono nate fuori dai circuiti dei partiti e ci dicono che nella società emerge una visione nuova che unisce le sfide cruciali su cui ci giochiamo il futuro: la transizion­e ecologica e la lotta alle disuguagli­anze.

Una politica che dovesse continuare a ostinarsi a dividere ciò che nelle piazze sta già marciando insieme, tradirebbe tutte queste speranze, anche in Ticino.

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