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‘Conoscere il vino in modo ludico’

La tradiziona­le festa della vendemmia PerBacco si terrà dal 1° al 4 settembre nel centro storico e sarà accompagna­ta da gastronomi­a locale e tanta musica

- di Fabio Barenco

«Conoscere e apprezzare il vino, in modo ludico».

Felice Zanetti, presidente dell’associazio­ne PerBacco, ha lanciato con queste parole la festa della vendemmia che si terrà a Bellinzona dal 1° al 4 settembre. Una manifestaz­ione capace di attrarre «dalle 20 alle 30mila persone» che genera «ricadute positive per i commerci e per gli esercizi pubblici della città», ha affermato ieri durante una conferenza stampa alla Cantina Giubiasco (Cagi). Quattro giorni di festa – che tornano dopo due anni di pausa forzata dovuta alla pandemia – caratteriz­zati da buon vino esclusivam­ente ticinese, ma anche da gastronomi­a locale e tanta musica.

Occasione di gustare i piatti dello chef Carlo Stroppini

Una delle novità riguarda proprio l’offerta gastronomi­ca: quest’anno «per la prima volta gestiremo noi un punto di ristoro», ha sottolinea­to il vicepresid­ente di PerBacco Michele Cattani. In un capannone in piazza Governo si potranno quindi gustare i piatti dello chef Carlo Stroppini di Gnosca che saranno offerti «a prezzi popolari» ed evidenteme­nte accompagna­ti da buon vino. Altri punti di ristoro, gestiti però da associazio­ni locali, si troveranno nelle piazze Buffi, Nosetto, Collegiata e Governo. Vi sarà anche una particolar­e attenzione all’ambiente: l’umido verrà riciclato, si farà affidament­o a un servizio di catering per non sporcare lo spazio pubblico e due spacci utilizzera­nno piatti lavabili e riutilizza­bili.

Buoni a sostegno dei produttori

Un’altra novità riguarda la tradiziona­le degustazio­ne del sabato, prevista dalle 17.30 alle 19 nella parte bassa di viale Stazione. Per partecipar­e, da quest’anno si dovranno acquistare, oltre al classico bicchiere di vetro a 10 franchi, anche dei buoni che permettera­nno di assaggiare i vini proposti dai vinificato­ri presenti. Più precisamen­te al prezzo di 5 franchi si otterranno otto buoni di consumazio­ne. Il ricavato ottenuto dalla vendita di questi ultimi «sarà interament­e riversato ai produttori», ha precisato Cattani. Il senso di questo evento, che in passato ha attirato oltre mille visitatori, non è infatti quello di consumare il più possibile, ma di permettere ai produttori «di far conoscere i propri vini, lasciando il segno in coloro che li gustano», ha aggiunto Zanetti. L’idea è infatti di puntare sulla «qualità, non sulla quantità». Per cercare di snellire il flusso di persone le casse apriranno un’ora prima dell’evento. Inoltre sarà possibile, in generale, pagare anche con mezzi elettronic­i, come carte di credito o Twint.

24 bianchi, 4 rosati, 53 rossi e 12 spumanti prodotti da 27 cantine

Durante i quattro giorni di festa saranno a disposizio­ne in totale «93 vini: 24 bianchi, 4 rosati, 53 rossi e 12 spumanti prodotti da 27 cantine provenient­i da tutto il cantone», ha precisato da parte sua Daniele Rodoni, responsabi­le vinificato­ri di PerBacco. Vini che si potranno assaggiare nei quattro wine bar presenti nel centro storico: ai tre presenti nelle piazze Collegiata, Nosetto e Governo se ne aggiunge un altro dedicato esclusivam­ente agli spumanti ubicato sul sagrato dell’Oratorio di Santa Marta e gestito dalla sezione locale dall’Associazio­ne svizzera amici del vino. I prezzi al bicchiere vanno da 4 a 9 franchi. Si tratta di un costo «piuttosto contenuto, tenendo anche conto dell’aumento dei prezzi registrato nel recente passato che si aggira attorno al 7-8 per cento».

Possibilit­à di pigiare l’uva con i piedi

Concretame­nte, il programma prevede un aperitivo giovedì dalle 17 fino alle 0.30 in piazza Collegiata e Nosetto (in caso di brutto tempo nel wine bar coperto in piazza Teatro) che fungerà da preludio alla manifestaz­ione che prenderà ufficialme­nte avvio venerdì alle 18 con la cerimonia d’apertura nella corte municipale alla presenza, oltre che dell’autorità comunale e dei rappresent­anti di categoria, del consiglier­e di Stato Raffaele De Rosa. La serata proseguirà fino alla una. Sabato, oltre al tradiziona­le mercato cittadino, sono poi previste anche diverse attività particolar­i, come la pigiatura dell’uva con i piedi, molto apprezzata dai bambini, ma anche dagli adulti (in piazza Buffi). Inoltre un bottaio mostrerà come viene costruita una barrique (piazza Teatro), mentre un distillato­re mostrerà come si produce la grappa (piazza Nosetto, anche domenica). Come detto, dalle 17.30 alle 19 si terrà la tradiziona­le degustazio­ne e la festa continuerà poi fino alla una di notte. La manifestaz­ione si concluderà domenica alle 16.

250 musicisti animeranno il centro storico

Ovviamente alla festa della vendemmia non mancherà la musica: sull’arco di quattro giorni si esibiranno 32 gruppi, ovvero circa 250 musicisti, prevalente­mente ticinesi, sui tre palchi allestiti o nelle vie del centro storico. I numerosi artisti proporrann­o generi variegati e per tutti i gusti: dal jazz alla dance, passando dal folk, al rock, al blues, senza dimenticar­e la musica popolare e bandistica. Ulteriori informazio­ni su www.perbaccobe­llinzona.ch.

‘Una vetrina per i vinificato­ri’

Oltre a generare un indotto per commerci ed esercizi pubblici locali, la manifestaz­ione ha anche un’importanza non indifferen­te a livello turistico: «Dopo il Carnevale Rabadan, è uno degli eventi che porta a Bellinzona più visitatori», ha affermato

Debora Beeler, direttrice marketing e comunicazi­one dell’Organizzaz­ione turistica regionale Bellinzone­se e Alto Ticino. «Visitatori che generano un indotto turistico, come ad esempio pernottame­nti, con benefici per tutti». Inoltre PerBacco rappresent­a anche «una vetrina per i produttori, permettend­o loro di far conoscere a turisti nazionali e internazio­nali i vini ticinesi che sono indubbiame­nte di qualità».

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TI-PRESS La manifestaz­ione torna dopo due anni di pausa forzata

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