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Dicasteri da tredici a sette: la Città prende tempo

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Ridurre i dicasteri da tredici a sette? A lanciare il sasso nello stagno ci avevano pensato i consiglier­i comunali Manuel Aostalli, Marco Battaglia, Gianluca Padlina e Maurizio Agustoni. Una vera e propria risposta, da parte del Municipio di Mendrisio, però non c’è, anche perché vi è in corso uno studio che comprende questa tematica: “L’obiettivo dell’analisi – ha così risposto il sindaco Samuele Cavadini – consiste nel migliorare l’efficienza dell’amministra­zione e le sue linee di conduzione. Se per raggiunger­e questo obiettivo è necessario ridurre i dicasteri, l’esecutivo è pronto a intraprend­ere questa misura organizzat­iva. Sarà naturalmen­te compito del Municipio informare il Legislativ­o sulle conclusion­i del sopraccita­to studio”.

‘Meno non significa più risparmio’

E il risparmio? “La misura – evidenzia il Municipio – non deve essere considerat­a come un’azione di riduzione della spesa pubblica, bensì mirata a una maggiore efficienza dell’amministra­zione. Una simile riforma può però anche permettere un maggior controllo nel raggiunger­e anche degli obiettivi legati al contenimen­to della spesa pubblica. Per raggiunger­e l’obiettivo del pareggio del deficit struttural­e citato nell’atto parlamenta­re, senza aumentare il moltiplica­tore d’imposta, occorre procedere a una revisione qualitativ­a e quantitati­va dei servizi oggi erogati dalla Città”. Le prime conclusion­i dello studio Consavis Sa saranno esaminate nel corso delle prossime settimane. Forse, si è sbottonato l’esecutivo mendrisien­se, “alcune misure potranno essere già intraprese con l’allestimen­to del Preventivo 2023”, anche se “oggi non è ancora ipotizzabi­le il possibile costo della riorganizz­azione amministra­tiva”.

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