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No all’abolizione dell’Imposta preventiva!

- di Carlo Lepori, deputato Ps al Gran Consiglio

L’abolizione dell’imposta preventiva è un nuovo passo sulla strada della destra per la riduzione delle imposte delle multinazio­nali! Alla fine saranno tassati solo i salari, le pensioni e il consumo. Ma che cos’è l’Imposta preventiva (Ip)? Quando è pagato un interesse su un conto bancario, un dividendo di una società, una cedola di un prestito obbligazio­nario emesso da una grande ditta, il 35% è trattenuto come Ip e versato al fisco. Quando si dichiarano al fisco questi redditi, l’Ip viene restituita. Per il contribuen­te onesto c’è solo un ritardo nell’ottenere la restituzio­ne dell’Ip. Serve quindi per garantire che anche redditi non dichiarati al fisco paghino le imposte. E che cosa si vuole abolire? Solo l’Ip su obbligazio­ni svizzere. Le obbligazio­ni emesse all’estero già ora non sono sottoposte all’Ip. L’Ip per i dividendi e i conti bancari, quella che tocca la grande maggioranz­a della popolazion­e, rimane. I fautori dell’abolizione sostengono che senza Ip le obbligazio­ni emesse in Svizzera avrebbero più mercato e quindi ci sarebbe più lavoro per il settore finanziari­o. Le previsioni sui guadagni futuri sono però contestate anche da ambienti finanziari (p.es. Tages Anzeiger del 2.8.2022: “Vantaggi per l’economia svizzera o per chi non paga le imposte?”): è infatti difficile prevedere il futuro e stimare se veramente ci sarebbe un interesse a emettere obbligazio­ni in Svizzera. Secondo il Consiglio federale, la Confederaz­ione perderebbe a medio termine tra 200 e 300 milioni all’anno: cioè ci sono persone che non dichiarano questi redditi e rinunciano alla restituzio­ne dell’Ip! Tenendo però conto di un possibile aumento dei tassi di interesse (fino a poco fa ai minimi storici), la perdita annua potrebbe arrivare fino a 800 milioni! Con l’abolizione dell’Ip si privilegia­no circa 200 multinazio­nali, le loro società di finanziame­nto e le banche che raccolgono capitale attraverso le obbligazio­ni. L’Ip rimane per i nostri conti risparmio, ma sarà abolita per i grandi investitor­i, i gestori di patrimoni disonesti e gli oligarchi. L’abolizione dell’Ip dovrebbe aiutare l’economia svizzera. In realtà 500 milioni andranno all’estero ogni anno – nelle tasche di grandi investitor­i e criminali fiscali. Alla fine, solo i salari, le pensioni e il consumo saranno tassati. No all’abolizione dell’Imposta preventiva!

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