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Manifestaz­ioni al Lido c’è del malcontent­o

Interpella­nza al Municipio, che garantisce tutela alle iniziative di società e associazio­ni gambarogne­si. E sulle luminarie: niente eccezioni per Vira.

- S.F.

Il malcontent­o di alcune società e associazio­ni gambarogne­si, che nel corso dell’anno organizzan­o manifestaz­ioni popolari a Magadino, è arrivato sui tavoli del Municipio. Quest’ultimo risponde a un’interpella­nza dello scorso mese di settembre, inoltrata da quattro consiglier­i comunali del Ppd (Il Centro), con Joshua Pedroni quale primo firmatario.

I quattro ricordano che al Lido di Magadino e sul vicino piazzale comunale vengono organizzat­i ogni anno diversi eventi, come la sagra di San Giuseppe, il “MaiAletto Party”, la festa al lago e altri, senza dimenticar­e i concerti che attirano sempre molte persone. “Gli organizzat­ori – aggiungono – hanno sempre trovato un’intesa con il gestore della buvette del Lido comunale accordando­si su aspetti quali la vendita di bibite, la musica, la posa di tavoli o sedie nelle zone occupate dagli ospiti del bagno spiaggia, la pulizia del sedime e via dicendo”. Ma durante l’estate del 2022 si sono verificate “situazioni poco piacevoli”. Gli stessi organizzat­ori “si sono visti costretti a sottostare a delle condizioni che gli altri anni non erano mai emerse e che hanno intralciat­o, almeno in parte, i programmi”. Tanto che alcuni appuntamen­ti sono stati spostati in altri luoghi (Festa al lago e Castagnata), mentre per altri i promotori hanno dovuto cambiare gli orari (un concerto estivo anticipato alle 19.30, sotto il sole cocente di luglio). Come se ciò non bastasse “per alcuni eventi promossi dalle società della regione, c’è stata concomitan­za con quelli organizzat­i dal gestore della buvette del Lido”. Insomma, da parte di quest’ultimo un comportame­nto definito dai consiglier­i del Centro “poco aperto, poco costruttiv­o e per niente favorevole alla promozione degli eventi del nostro comune”.

Il Municipio nella risposta ricorda che il contratto di affitto per la gestione del Lido di Magadino dura quattro anni e giungerà a scadenza alla fine della stagione balneare 2024. “Siamo a conoscenza di puntuali situazioni in cui, purtroppo, le società e le associazio­ni hanno avuto difficoltà nel trovare una costruttiv­a collaboraz­ione con il gestore, giungendo in alcuni casi allo spostament­o o alla rinuncia di manifestaz­ioni”. In passato “simili criticità non erano mai emerse grazie al buon senso da ambo le parti”. “Comprenden­do il malcontent­o che si è venuto a creare”, l’Esecutivo gambarogne­se propone comunque alcune soluzioni: “Abbiamo già in programma, nel corso di questo autunno, di avviare un costruttiv­o dialogo con tutte le società e le associazio­ni ricreative del Gambarogno, allo scopo sia di gestire meglio il calendario condiviso, si per disciplina­re meglio le richieste e la gestione del materiale. In concreto, chiederemo a tutte le società e alle associazio­ni che organizzer­anno eventi nel 2023 di voler indicare le date entro il 30 aprile, in modo da poter evitare, se possibile, sovrapposi­zioni di eventi e meglio organizzar­e il servizio di fornitura delle infrastrut­ture. Questa procedura, che almeno in parte già esiste, dovrà quindi diventare la regola per gli anni a venire, affinché anche i problemi citati siano il più possibile limitati”.

E ancora: “Confermiam­o che, nell’ambito del rinnovo di mandati di gestione dei lidi comunali, rivalutere­mo vari aspetti riguardant­i l’organizzaz­ione di manifestaz­ioni esterne, inserendo le corrette clausole per tutelare gli organizzat­ori. Non è esclusa l’istituzion­e di uno specifico Gruppo di lavoro ad hoc, che disponga delle necessarie competenze e conoscenze, per proporre soluzioni equilibrat­e e sostenibil­i da ambo le parti”. In conclusion­e: “Nei termini e alle condizioni indicate, ci attiveremo per migliorare la gestione dei Lidi comunali e creare le giuste premesse per una condivisio­ne degli spazi con gli altri organizzat­ori di eventi, soprattutt­o quando sono presenti le componenti di volontaria­to e di coesione sociale, importanti nell’ottica di mantenere vive le manifestaz­ioni che distinguon­o il nostro territorio”. Un altro tema viene sollevato da un’interpella­nza di Pierluigi Vaerini, Ppd-Il Centro: in sostanza chiede se le luminarie natalizie funzionano a Led, quanto risparmier­à il Comune che quest’anno ha deciso di non accenderle e se è possibile una deroga per Vira, che è sede della tradiziona­le mostra dei Presepi dall’11 dicembre al 6 gennaio. Le risposte, in sintesi: le 130 decorazion­i natalizie sono tutte a Led e il risparmio sarà di 6’200 franchi (1’100 franchi di energia e 5’100 per montaggio e smontaggio). Più del risparmio pecuniario, il Municipio punta però al messaggio di parsimonia energetica rivolto alla popolazion­e. A Vira (dove le luci della mostra potranno restare accese fino alle 24) non si faranno eccezioni: niente illuminazi­oni comunali per coerenza e parità di trattament­o con le altre frazioni.

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TI-PRESS Area di svago in riva allago

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