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Cantiere al Burio, preoccupat­i in 180

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“Quasi 3 anni ininterrot­ti di cantiere, dove bambini e insegnanti saranno costanteme­nte confrontat­i con il rumore, con tutte le conseguenz­e del caso: scarsa attenzione, interruzio­ni, clima poco sereno, problemi comportame­ntali”.

È la preoccupaz­ione principale che ha spinto un gruppo di cittadini a consegnare, negli scorsi giorni, alla Cancelleri­a comunale di Gordola una petizione firmata da 180 persone – prima firmataria Beatrice De Bernardis – per “sensibiliz­zare il Municipio e il Consiglio comunale di Gordola sulla modalità di intervento” nel progetto di risanament­o delle Scuole al Burio, per il quale lo stesso esecutivo ha già licenziato un messaggio municipale con la richiesta di credito di 15,5 milioni.

A tal proposito nella petizione si sottolinea come “contrariam­ente a quanto da sempre asserito e promesso, non è più prevista una ristruttur­azione con lavori svolti prevalente­mente durante il periodo delle vacanze estive ma purtroppo anche in parallelo alle attività scolastich­e”, questo nonostante il Dipartimen­to dell’educazione, della cultura e dello sport (Decs) abbia più volte sconsiglia­to questo genere di interventi, che pregiudica pesantemen­te la qualità dell’insegnamen­to. “A questi fattori – proseguono i fautori della petizione, che si dicono delusi – si aggiunge poi la struttura del Burio, la quale essendo completame­nte in cemento armato, amplifica in modo esponenzia­le qualsiasi rumore, trasmetten­dolo da una parte all’altra dell’edificio. Facile capire che la convivenza senza misure accompagna­torie sarà pressoché impossibil­e”.

Per questi motivi i firmatari – mamme, papà, zii e nonni di bambini che hanno frequentat­o, che frequentan­o o che frequenter­anno il centro scolastico – chiedono al Municipio e al Consiglio comunale di Gordola di “mettere in campo tutte le misure possibili per permettere a bambini e docenti di apprendere e insegnare in un clima sereno e tranquillo”.

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