laRegione

Il Castello rischia di crollare sotto il peso dei debiti

Lo storico bar a un passo dal fallimento

- di Sascha Cellina

Il Castello sta lottando per la sopravvive­nza. Non è un racconto medievale, bensì la difficile situazione nella quale si ritrova lo storico bar di Locarno, schiacciat­o sotto il peso dei debiti accumulati negli anni. Tanto che per il noto ritrovo, gestito negli ultimi 21 anni da Martin Goldschmid, quella di sabato potrebbe essere stata l’ultima serata di vita. Un ultimo giro di giostra in cui lo stesso imprendito­re ha voluto mettersi dietro al bancone e aprire nonostante l’assenza dello staff del locale (circa dieci persone, congedate la sera prima), per accogliere amici, conoscenti e i clienti più assidui per un’ultima volta.

Lunedì, poi, le bibite rimaste sono state portate via dai fornitori e martedì era prevista l’applicazio­ne dei sigilli da parte delle autorità, costrette a intervenir­e come detto a causa dei troppi debiti della società che gestisce il locale, la Lanta Sagl, che si rifà allo stesso Goldschmid e che tra l’altro proprio prima dell’avvento del Covid – fattore quest’ultimo che ha pesato in negativo – aveva rinnovato una struttura molto amata dai giovani (ma non solo) della regione. E proprio a chi ha frequentat­o il locale, si rivolge ora Goldschmid, il quale – come ci ha confermato lui stesso – martedì ha ottenuto dalla Pretura di Locarno un’ulteriore settimana (circa) di tempo per trovare il denaro necessario a fermare la procedura di fallimento ed evitare che il bar finisca all’asta. Un tentativo quasi disperato (servono tra gli 80 e i 100mila franchi) che il “padrone” del Castello (dal 2001) vuole giocarsi appellando­si appunto a chi come lui ha a cuore le sorti dello storico ritrovo locarnese, attraverso una campagna di crowdfundi­ng lanciata sui canali social – Instagram (barcastell­olocarno) e Facebook (castellomu­sicbar) – del locale.

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Il suo gestore ha pochissimo tempo per trovare 80mila franchi e lancia una campagna di crowdfundi­ng

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