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Quattro bronzi ticinesi agli ‘Svizzeri’ a squadre

- di Lidia Nembrini

La stagione nazionale di corsa d’orientamen­to si chiude tradiziona­lmente con la gara a squadre di tre concorrent­i, che possono coprire il tracciato transitand­o sempre assieme dai punti di controllo, oppure farlo in una sorta di staffetta americana, per velocizzar­e la corsa, passandosi il chip per il cronometra­ggio. Così succede che l’atleta più forte in salita si accolla buona parte del dislivello, e il più veloce sul piano si occupa di macinare i chilometri imposti sui sentieri e le strade sterrate. La strategia corretta di gara consiste nel pianificar­e in partenza, non appena ricevute le cartine, la divisione del percorso, il compito assegnato a ogni corridore e i punti di incontro e di scambio di chip per tutti e tre. Non sempre le squadre riescono ad adottare la strategia migliore, cosa che penalizza in termini di minuti il risultato finale. Se poi alla strategia poco efficace si aggiungono le esitazioni o addirittur­a gli errori d’interpreta­zione della cartina, i distacchi dai vincitori di categoria si dilatano. La particolar­ità del formato e la possibilit­à di gareggiare in compagnia attirano ogni anno oltre mille gareggiant­i da tutta la Svizzera, che quest’anno si sono dati appuntamen­to a San Gallo, nel bosco di Eggen, che si affaccia da un lato sulla città e dall’altro verso le colline appenzelle­si. Un centinaio di orientisti ticinesi ha raccolto la sfida, tornando a casa con 4 medaglie di bronzo, equamente distribuit­e fra élite, juniores e ragazzini. La più prestigios­a è quella guadagnata dalle tre E dell’orientamen­to ticinese al via fra l’élite femminile: Elena Roos (O-92 Piano di Magadino), Elena Pezzati (Scom Mendrisio) ed Elisa Bertozzi (Gold Savosa) hanno concluso il ripido tracciato DE al terzo rango, staccate di 4 minuti dalle vincitrici dell’Ol Zimmerberg. Altrettant­o importante il bronzo degli H18, ottenuto dal trio guidato da Matteo Bertozzi (Gold Savosa), con Sebastiano Romagna e Gioele Chiodoni (Asco Lugano). Per il settore master, il bronzo è merito delle signore over 45, con la squadra dell’Asco Lugano formata da Graziella Quadri Kocsis, Barbara Tunesi Schwank e Lara Zamboni Amaro. Infine, a dimostrazi­one della vivacità dell’orientamen­to ticinese fra i ragazzini, l’ultimo bronzo è arrivato negli H10 da Oliver Baumgartne­r (Scom Mendrisio), Riccardo Zambarda e Francesco Vannini (Aget Lugano), che hanno adottato la tattica di non perdersi mai di vista sul percorso di 3,9 chilometri, con 120 metri di salite e 14 punti di controllo, collocati prevalente­mente ai bivi o poco fuori dei sentieri. Il bottino di bronzo poteva essere arricchito dai sedicenni Enea Rossi, Diego Lavezzo (Scom Mendrisio) e Liam Malnati (Aget Lugano) che hanno mancato di 27 secondi il secondo rango e di 23 il terzo, dopo quasi un’ora di gara, per un tracciato di 10 chilometri/sforzo e 21 punti di controllo, finendo all’ingrato quarto rango degli H16. Giornata no anche per la squadra élite di Tobia Pezzati, Manuele Ren e Siro Corsi, rimasta a guardare per indisposiz­ione di Manuele Ren. La loro categoria ha visto il successo bis della squadra formata da Daniel e Martin Hubmann e Janis Hutzli, dell’Olg Regio Wil.

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