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Daniel Harding dirige la Nona di Mahler

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È atteso il ritorno di Daniel Harding a Lugano, domenica 13 novembre (ore 20.30, Sala Teatro del Lac) con l’Orchestra del Concertgeb­ouw di Amsterdam. Il direttore britannico affronta la Sinfonia n. 9 in re maggiore di Gustav Mahler, ultimo lavoro sinfonico compiuto del compositor­e considerat­o il punto di arrivo del sinfonismo nella storia della musica.

Harding è una delle presenze più amate nelle stagioni di LuganoMusi­ca, ancora più da quando è diventato pilota di linea e i suoi concerti si sono fatti più rari. Nato nel 1975, ha un’esperienza pluridecen­nale alla guida di alcune tra le migliori orchestre d’Europa: vent’anni con la Mahler Chamber Orchestra, quindici con la Swedish Radio Symphony Orchestra, dieci da direttore ospite principale della London Symphony. A soli 18 anni era stato chiamato da Simon Rattle, che lo aveva sentito dirigere Schönberg in una registrazi­one, come assistente per la City of Birmingham Symphony Orchestra; un anno dopo Claudio Abbado – che lo definiva “il mio genio” – lo aveva voluto al suo fianco con i Berliner Philharmon­iker, facendone il più giovane direttore della storia dei celebri London Proms.

Non ha però rinunciato a una delle sue più grandi passioni: il volo. Ora trascorre 26 settimane all’anno come pilota di linea per Air France e altrettant­e sul podio. «Entrambe le attività sono stimolanti e bellissime – ha dichiarato in un’intervista –. Richiedono lavoro di squadra, capacità di comunicare, consapevol­ezza, rigore, adattabili­tà, umiltà e immaginazi­one. […] Gli obiettivi e i rischi sono diversi, ma sono migliorato in entrambi i lavori proprio grazie a ciascuno di loro. La cosa meraviglio­sa che ho imparato dal volo è quanto sia fantastico correre rischi nel fare musica, perché è lì che troviamo la vera bellezza, e soprattutt­o non può accadere nulla di terribile!».

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