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Torna alla Corte d’appello il ‘tentato omicidio’

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Dovrà tornare alla Corte di appello e revisione penale (Carp) il caso del 35enne che l’11 aprile del 2019 ad Arzo mise le mani al collo della (ora ex) moglie e la picchiò. La decisione è stata presa dal Tribunale federale, che ha accolto il ricorso del Ministero pubblico ticinese contro la sentenza della Carp. In prima istanza (il 22 dicembre 2020) l’uomo era stato condannato per tentato omicidio, così come per le altre violenze commesse in passato sulla donna, a una pena detentiva di sei anni e mezzo, oltre all’espulsione dalla Svizzera per cinque anni. Ma la Carp, il 19 maggio 2022, aveva ribaltato in parte la sentenza, prosciogli­endo l’imputato dal reato più grave, quello appunto di tentato omicidio intenziona­le, condannand­olo alla pena detentiva di tre anni e sei mesi per le altre violenze. Era scattato il ricorso del Ministero pubblico e ora il Tribunale federale ha deciso di annullare il dispositiv­o della Carp, che dovrà tornare a pronunciar­si sull’imputazion­e di tentato omicidio intenziona­le e riformular­e il dispositiv­o della sentenza. Per il Tf gli accertamen­ti dei giudici cantonali, avevano stabilito che dopo la stretta al collo, che aveva portato allo svenimento della donna, l’uomo aveva continuato a colpirla con dei calci mentre lei si trovava a terra indifesa. “Egli sapeva della pericolosi­tà del suo agire ed era consapevol­e del rischio di causare la morte della vittima, la cui realizzazi­one non era da lui più controllab­ile, ma dipendeva principalm­ente dal caso, segnatamen­te ove si consideri che la vittima si trovava già in uno stato di perdita di conoscenza – scrive il Tf –. Alla luce della grave violazione del dovere di diligenza e della sua consapevol­ezza circa la probabilit­à di un esito letale, l’opponente ha quindi preso in consideraz­ione la possibilit­à di uccidere la vittima, accettando tale evento nel caso in cui si realizzass­e. Ha di conseguenz­a agito con dolo eventuale. In tali condizioni, il suo prosciogli­mento dall’imputazion­e di tentato omicidio intenziona­le viola il diritto federale”.

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