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Battuto il Winterthur, Lugano ai quarti

Con un bel gol di Mattia Bottani, escluso dalle convocazio­ni mondiali di Murat Yakin, i bianconeri vincono una partita che andava però chiusa prima

- di Stefano Marelli

A Cornaredo non c’è il tutto esaurito che – data l’entrata gratis – tutti speravano di vedere: colpa della pioggia che avrà indotto molti a starsene al coperto. Inizio un po’ a rilento da parte del Lugano, che per tutto il primo quarto d’ora di gioco subisce le iniziative degli ospiti, senza però concedere occasioni troppo nitide. A farsi notare sono soprattutt­o Ramizi – ex nazionale U21 rossocroci­ato che al 9’ calcia fuori di poco – e Corbaz, che tre minuti più tardi ci prova a sua volta, senza però impensieri­re Osigwe, portiere di coppa bianconero. In questa prima fase, i padroni di casa riescono solo a conquistar­e una manciata di corner, che però non sfruttano mai al meglio.

Poi il Lugano si sveglia

I sottocener­ini si fanno vedere una prima volta al 17’ con Babic, ma il suo tentativo non porta frutti. Dopo una fase iniziale complicata, gli uomini di Croci-Torti prendono finalmente in mano il pallino del gioco, e nel giro di pochi minuti si fanno vedere più volte dalle parti del portiere ospite Pukaj: dapprima con Mahou, che al 22’ spara da fuori area dopo un ottimo controllo, alzando però troppo la mira. Un minuto più tardi a provarci è Bottani, che vorrebbe far ricredere Murat Yakin, selezionat­ore che ha deciso di non portarlo in Qatar. Il ticinese però, dopo un bel contropied­e innescato da Sabbatini che ruba una palla a centrocamp­o, calcia troppo debolmente. Il terzo tentativo (34’) è di nuovo di Bottani, che colpisce l’esterno della rete al termine di una buona azione condotta da Sabbatini e Steffen. Tutto sommato, le due squadre nel primo tempo si annullano, anche perché in campo sono disposte esattament­e a specchio. E poi, si sa, in Coppa nessuno vuole rischiare troppo, almeno nel primo tempo: meglio cercare di stanare l’avversario con pazienza piuttosto che spingere troppo e magari scoprirsi in modo irreparabi­le. Da segnalare, ancor prima del doppio fischio che manda al riposo i contendent­i, una folle carambola del pallone a due passi dalla linea di porta del Winterthur che comunque alla fine non si decide a entrare.

La serata del riscatto di Bottani

Anche la ripresa vede il Winterthur un po’ più propositiv­o nei primissimi minuti, ma in modo meno netto rispetto a quanto visto nella prima frazione, anche perché agli ospiti più che al Lugano piacerebbe che la serata finisse ai rigori e quindi presto tornano a chiudersi in modo ordinato. Il primo squillo è comunque del solito Bottani, il cui destro da lontano al 53’ viene neutralizz­ato da Pukaj con qualche affanno. Spazi, però, se ne aprono pochi: del resto gli zurighesi, dopo un disastroso inizio di stagione, nell’ultimo mese hanno aggiustato assai bene la fase difensiva. Il solo a trovare un varco, al 58’, è Steffen, che stringe bene dalla destra verso il centro: quando conclude, però, il suo sinistro è debole e telefonato. Tutti si aspettano che il Winterthur, molto diligente nel chiudersi, prima o poi cali e si disunisca, e infatti, a furia di provarci, il Lugano a metà ripresa sblocca il risultato: ci pensa naturalmen­te Bottani, che conclude al meglio – con classe e freddezza – una bella iniziativa di Arigoni sulla sinistra (66’). Il più è fatto, e gli ultimi minuti sono ben gestiti dai bianconeri, che non corrono più alcun rischio e anzi continuano anche a spingere in cerca del raddoppio: il Winterthur del resto, dopo aver subito il gol, non mostra alcuna reazione. Nell’unica occasione che capita agli ospiti (a 3 minuti dal 90’), un tiro di Ramizi finisce addosso a un compagno, graziando Osigwe che pareva ormai battuto.

La soddisfazi­one

Così si è espresso mister Croci-Torti dopo il match ai microfoni della Rsi: «Sono davvero contento, è stata una partita giocata con la testa per tutti i 90’ da parte di tutti. Era una partita difficile, anche se il Winterthur non ci ha troppo attaccato. Non averla chiusa prima, purtroppo, ci ha fatto stare sulla corda fino all’ultimo. Mi spiace per Bottani, che non andrà in Qatar, ma sono felice perché stasera è stato fondamenta­le». Infine le consideraz­ioni del match-winner Bottani: «Perdere il Mondiale poteva starci, anche se il sogno c’era. Avevo bisogno di una buona prestazion­e oggi e ci sono riuscito, insieme a tutti i miei compagni».

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TI-PRESS La gioia dei bianconeri dopo la rete, che si rivelerà decisiva, del numero10

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