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LE PAGELLE

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4,5 Osigwe.

Sicuro negli interventi che gli tocca operare nel primo tempo. Sembra in buona sintonia coi compagni, coi quali comunica bene. Nella ripresa è praticamen­te disoccupat­o. Graziato a 3 minuti dal termine dall’imperizia di Ramizi, che colpisce un compagno invece di metterla in porta.

5 Arigoni.

Bravo in chiusura e coraggioso nello spingersi avanti quando lo ritiene necessario, sia nel primo tempo sia nella ripresa. Sfrutta bene forza fisica e velocità. Mai in affanno, è un pilastro di questo Lugano. Da una sua bella iniziativa scaturisce la rete importanti­ssima di Bottani a metà ripresa. Prestazion­e solidissim­a.

4,5 Mai.

Conferma il momento di crescita, finalmente mostra maggiore sicurezza: il pallone non gli scotta più fra i piedi come a inizio stagione. Anche i compagni paiono avere maggiore fiducia in lui. All’87’, però, rischia di fare la frittata liberando male e sui piedi di un avversario: il Winterthur non pareggia solo perché Ramizi calcia addosso a un compagno di squadra.

5 Daprelà.

Sicuro negli interventi, comunica bene coi compagni di reparto. Non corre mai rischi, la sua è una partita di sostanza. In una partita importante come questa, non ha certo deluso.

4,5 Valenzuela.

Sempre molto coinvolto nelle azioni bianconere, che spesso iniziano proprio nella sua zona di competenza. Se c’è da spingere o inserirsi non si fa pregare. Sempre più padrone della sua zona, specie nel corso del primo tempo.

4,5 Sabbatini.

Solido faro di centrocamp­o nel primo tempo, quando c’è da cantare e portare la croce. Forse la sua tenuta non è più quella di una volta, ma dopo tutto è normale.

4,5 Doumbia.

Meno incisivo rispetto a quanto mostrato nell’ultima gara di campionato contro lo Zurigo, ma sempre un ottimo punto di riferiment­o per i compagni e un bel fastidio per gli avversari.

4,5 Steffen.

Bella energia, specie nella seconda parte del primo tempo, chiede sempre la palla, dando sicurezza ai compagni che in lui sanno di trovare un terminale affidabile. Cala un po’ nel finale.

5 Bottani.

Arretra molto in cerca del pallone, lo pressano sempre, qualche palla la perde. Nel primo tempo, ogni azione degna di nota lo vede in qualche modo protagonis­ta, anche se è sfortunato. Si sacrifica pure in aiuto dei compagni, partita generosa. Ma, soprattutt­o, firma una rete che potrebbe rivelarsi importanti­ssima per la stagione bianconera. Con una bella prestazion­e si consola, almeno in parte, del mancato biglietto per il Qatar.

4,5 Mahou.

Si dà molto da fare, specie sulla fascia sinistra, ma non disdegna di accentrars­i quando è il caso. Subisce spesso fallo: contributo prezioso. Peccato (squalifica­to) non ci sarà domenica nel secondo ravvicinat­o match contro il Winterthur. Quando cala, viene sostituito da Haile-Selassie.

3,5 Babic.

In pratica evanescent­e, viene giustament­e sostituito al 58’ da Celar. Non lascia il segno. Serata per lui da dimenticar­e. Avrebbe dovuto e potuto sfruttare meglio l’occasione. Peccato.

sv Celar.

Reduce da commozione cerebrale e punti di sutura al capo e al volto, entra al posto di un impalpabil­e Babic. Si muove bene, ha anche un paio di occasioni, ma purtroppo non riesce a sfruttarle.

sv Bislimi.

Prende il posto di capitan Sabbatini, senza lasciare traccia.

sv Haile-Selassie.

Sostituisc­e Mahou e spreca mandando purtroppo altissimo l’ultimo pallone del match.

sv Macek.

Pochissimi minuti per lui, che non ha occasione di illustrars­i.

5 Croci-Torti.

Buona gestione del match, compie il suo dovere portando il Lugano ai quarti di finale di Coppa Svizzera. Non era facile, perché gli zurighesi venivano a Cornaredo col chiaro intento di difendersi per portare il match ai supplement­ari e ai rigori.

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