Rincari più contenuti
Meno forti gli aumenti a Chiasso invece, dove il costo del gas crescerà del 20%. Più contenuta ancora la crescita delle tariffe elettriche che, come anticipato da ‘laRegione’, sarà del 4,26% in media per economia domestica.
Il punto della situazione è stato fatto ieri dal sindaco di Chiasso Bruno Arrigonie dal direttore di Age (azienda Acqua Gas ed Elettricità) Corrado Noseda.
Prima d’iniziare a parlare dei prezzi, Arrigoni ha tenuto a sottolineare che «dopo l’Azienda Multiservizi di Bellinzona, quella di Chiasso ha le tariffe più basse». In effetti l’aumento dei prezzi per l’energia elettrica è solo di 0,55 centesimi per il giorno e di 0,35 centesimi per gli orari notturni, per tutti i clienti con consumo fino a 50mila kWh, per un valore di 10,40 franchi e rispettivamente 6,95 franchi per kWh. Ad esempio, una famiglia di cinque persone che abita in una casa monofamiliare con termopompa con un consumo di 13mila kWh/a vedrà lievitare la fattura da 2’950 franchi a 3’069 franchi all’anno.
‘Gas comprato quando costava meno’
«Siamo stati efficienti e abbiamo comprato il gas quando il prezzo era inferiore – ha spiegato Noseda dal canto suo –. Pertanto quest’anno l’aumento non è vertiginoso. La tariffa del gas, come quella dell’elettricità è composta da tre componenti: la prima è relativa alla potenza di allacciamento, la seconda è la tassa sulle emissioni di anidride carbonica, che ammonta a 2,178 cts/kWh all’anno e la terza riguarda il consumo. Le prime due componenti non hanno subito variazioni, il consumo invece passa da 6,3 centesimi a 7,9 centesimi per ogni chilowattora». Per una casa monofamiliare con caldaia da 20kWe un consumo annuo di 20mila kWh, i prezzi varieranno da 1’816 franchi a 2’136 franchi.
Il futuro? ‘Ampliare il teleriscaldamento’
La presentazione è stata anche l’occasione per fare il punto sul futuro: «Chiasso è già dal 2008 che punta sul fotovoltaico – ha ricordato Arrigoni –. Quando avevamo iniziato ci chiamavano idealisti. Ora circa il 10% dell’energia proviene dal fotovoltaico». Non c’è solo l’astro che ci fornisce più luce nei piani del sindaco e dell’Age, ma anche le reti di teleriscaldamento e il biogas. «Nel nostro comune ci sono già due reti di teleriscaldamento: una nello stabile del Municipio e la seconda comprende la casa per anziani, le scuole e alcuni edifici circostanti. La nostra idea è di ampliarla a intere zone del comune». Il biogas invece già ora è presente nelle forniture alle economie domestiche, ma nel futuro, spiega il sindaco, «con la Società Biogas di Stabio, a partire dal 2024 il 2% del fabbisogno di gas verrà coperto in maniera naturale». Anche se è ancora in fase di studio, conclude Arrigoni, «è prevista una collaborazione con l’Associazione Orticoltori Ticinesi. Con l’intento di ricevere gli scarti delle loro lavorazioni che oggi vengono smaltiti in modo poco efficiente».