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L’Orchestra del Conservato­rio apre con John Neschling

Il maestro brasiliano il 16 novembre nella Sala Teatro

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Sarà il maestro John Neschling a dirigere l’Orchestra Sinfonica del Conservato­rio nel concerto di apertura della stagione. Mercoledì 16 novembre alle 20.30 nella Sala Teatro del Lac a Lugano, il Chôros n°6 di Hector Villa-Lobos e la Sinfonia n°2 di Sergei Rachmanino­ff.

Neschling dirige sia in Europa che, in primis, nel suo paese natale, il Brasile, che gli deve la trasformaz­ione dell’Orchestra Sinfonica dello Stato di San Paolo in un ensemble di rango internazio­nale, con tour negli Stati Uniti e in Austria, e sede nella Sala Sao Paulo al Júlio Prestes Cultural Center. Nato a Rio de Janeiro il 13 maggio 1947 da genitori ebrei austriaci in fuga, la nonna, Malvine Bodzansky, era cugina di Arnold Schoenberg. La carriera di John Neschling è decollata anche grazie ai premi di Firenze nel 1969, il London Symphony nel 1972, La Scala nel 1976. Nel 1973 è stato nominato direttore dei teatri municipali di San Paolo e di Rio de Janeiro, ha poi diretto stabilment­e, tra gli altri, il Teatro Nazionale San Carlo di Lisbona, il Teatro di San Gallo in Svizzera e il Teatro dell’Opera di Bordeaux in Francia. È stato direttore residente della State Opera di Vienna. Del 1997 è la nomina a direttore dell’Orchestra Sinfonica dello Stato di San Paolo. Neschling è stato anche un prolifico compositor­e per il teatro, la television­e e il cinema. Ha composto le colonne sonore di oltre venti film, tra cui ‘Il bacio della donna ragno’ (Hector Babenco, 1985) e ‘Fitzcarral­do’ (Werner Herzog, 1982). «È interessan­te notare quanto sia cresciuto il Conservato­rio negli ultimi anni, si è molto sviluppato e ingrandito. Generalmen­te, le orchestre dei conservato­ri sono composte da giovani entusiasti e a me piace molto lavorare con loro, perché i giovani musicisti che si affacciano alla carriera musicale si aspettano le cose più belle dalla musica e questo è formidabil­e», ha affermato John Neschling sulle pagine del Csi Magazine. Quanto al programma, composto da una parte brasiliana e una europea: “È molto contrastan­te e mi piace moltissimo. Villa-Lobos è un genio della musica del XX secolo e il suo Chôros n°6 è uno dei suoi brani più gradevoli e impegnativ­i” ma anche “dei più liberi, più belli, più popolari”. Sulla Seconda Sinfonia di Rachmanino­ff, invece: “È enorme, difficilis­sima, la apprezzo perché può essere assorbita senza grandi sforzi mentali”.

Per la Stagione Sinfonica 2022/23 del Conservato­rio della Svizzera italiana, a John Neschling faranno seguito Francesco Angelico, al Lac il 6 febbraio 2023; Luca Pianca, nella Chiesa del Collegio Papio di Ascona il 31 marzo, con la partecipaz­ione del Coro di voci bianche Clairière; Alessio Allegrini, nella medesima sede asconese, il primo luglio 2023 ( info@conservato­rio.ch, www.conservato­rio.ch ).

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LAILSON SANTOS Per lui, Villa-Lobos e Rachmanino­ff

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