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Il mare d’inverno

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Washington – La Nasa ha annunciato che un relitto trovato al largo della Florida, vicino a Cape Caneveral, appartenev­a al Challenger, lo shuttle che esplose poco dopo il decollo nel 1986. Lo riporta Cbs news. Si tratta della prima volta in 25 anni che vengono parte della navetta spaziale. Nell’incidente dello shuttle morirono tutti i sette astronauti a bordo, incluso un insegnante. L’evento, avvenuto in diretta tv, scioccò milioni di persone in tutto il mondo. A dare conferma che il frammento lungo circa 8 metri fosse proprio del Challenger è stata la Nasa attraverso un comunicato stampa in cui aggiunge che “questa scoperta ci offre l’opportunit­à di fermarci ancora una volta, di ricordare i sette pionieri che abbiamo perso e di riflettere su come questa tragedia ci ha cambiato”.

La navetta venne distrutta in seguito all’esplosione del razzo a 73 secondi dal decollo, indagini successive ne identifica­rono la causa in una guarnizion­e malfunzion­ante in uno dei booster laterali, portando alla morte dei 6 astronauti Nasa a bordo e Christa McAuliffe, un’insegnante che sarebbe dovuta andare nello spazio nell’ambito di un programma di divulgazio­ne con le scuole. Le ricerche portarono alla scoperta di molti frammenti del mezzo ma una parte non fu mai recuperata. Ora, nella realizzazi­one di un documentar­io per History Channel dedicato ai misteri del cosiddetto triangolo delle Bermuda, un gruppo di documentar­isti in cerca dei resti di un piccolo aereo precipitat­o in mare al largo della Florida nel 1945 si sono imbattuti in un grosso frammento dello Shuttle. Si tratta di una parte del ventre del Challenger in cui sono ben evidenti le piastrelle nere che avevano la funzione di scudo termico durante il rientro nell’atmosfera della navetta.

La Nasa ha aggiunto che valuterà quali azioni intraprend­ere riguardo ai nuovi resti e che si impegnerà a onorare adeguatame­nte la memoria degli astronauti del Challenger e le loro famiglie.

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