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L’arte delle ‘nuvole’: tra disegno e scrittura

L’uomo parassita in un mondo sempre più caldo

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Per cogliere la complessit­à e le conseguenz­e locali di ciò che genericame­nte viene indicato come ‘il cambiament­o climatico’, basta visitare il portale della Confederaz­ione e leggere il contributo Organismi nocivi invasivi e cambiament­i climatici: aumento dell’idoneità climatica e della disponibil­ità di piante ospiti,

elaborato dal National Centre for Climat Services (NCCS). In pratica si spiega, tra le altre cose, come se da una parte l’instaurars­i in Svizzera di climi più caldi permette all’agricoltur­a la coltivazio­ne di nuove piante, queste presenze vegetali aumentano il rischio dell’arrivo “di nuovi insetti nocivi”.

Tra i parametri osservati con attenzione (in particolar­e a mediolungo termine) vi è la soglia degli ‘zero gradi’ a cui solitament­e si scende nei mesi freddi: “(...) Soprattutt­o nelle regioni più basse come l’Altopiano e il Ticino, le temperatur­e saranno superiori alla soglia degli °C. Ciò significa che in queste regioni potranno insediarsi nuovi insetti nocivi e che ci si deve quindi attendere un rapido aumento della pressione dei parassiti”. Se anche voi siete tra coloro che hanno dovuto convivere da fine maggio a novembre inoltrato con zanzare tigre, vespe giganti, moscerini e altri insettini – temibili zecche incluse, ‘bestie’ a cui vi rimandiamo nelle prossime pagine –, mettetevi il cuore in pace: salvo improvvise e improbabil­i nuove piccole glaciazion­i, anche i fondovalle del nostro cantone sono destinati a diventare spiagge mediterran­ee (le famose ‘Maldive’,si sa, già non ci mancano). Per ulteriori aggiorname­nti, mercoledì 16 novembre a Bienne si terra il 5° Forum annuale NCCS. Speriamo bene.

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